Fumatori in crescita, soprattutto tra le ragazze

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/02/2017 Aggiornato il 13/02/2017

Dall’Annuario Istat 2016 risulta in crescita il numero dei fumatori in Italia. Preoccupa il dato relativo alle ragazze

Fumatori in crescita, soprattutto tra le ragazze

Alla voce fumo, l’Annuario Istat 2016 conferma il trend avviato lo scorso anno: fumatori in crescita. Se nel 2015 l’incremento era dello 0,1%, quest’anno la percentuale è salita di un ulteriore 0,2%, interessando il 19,8% della popolazione over 14. In pratica, fuma una persona su cinque. Un incremento dello 0,3% in due anni che deve far riflettere, soprattutto dopo anni di calo. Nel 2011 i fumatori erano il 22,3% della popolazione, contro il 19,5% del 2014. Quasi tre punti percentuali che rischiano di essere azzerati in breve tempo se non si attuano strategie valide per prevenire il consumo di sigarette e tabacco.

Il fumo e i giovani

Come dimostrato dall’Osservatorio nazionale fumo, i fumatori in crescita sono soprattutto tra i giovani. I dati dell’Annuario Istat corroborano queste argomentazioni rivelando significative peculiarità sul tema. Se per i maschi le percentuali risultano essenzialmente invariate rispetto allo scorso anno, per le ragazze la situazione pare essere più complessa. A fronte di un calo significativo del numero di fumatrici tra gli 11 e i 14 anni (dal 4,1% del 2015 allo 0,7% del 2016), le fasce appena superiori rivelano percentuali di incremento tra le più significative dell’intera indagine. I dati 2016 per le fasce 15-17 e 18-19 fanno segnare rispettivamente un +1,4% (dal 6,9% all’8,3%) e un +4,3% (dal 12,1% al 16,4%). Di contro, proprio tra 18-19 anni gli uomini hanno rivelato uno dei cali più significativi, con un -2%, secondo solo al -2.8% dei fumatori uomini tra i 20 e i 24 anni. Il problema persiste e la poca informazione non aiuta i giovani a comprendere i reali rischi che si corrono accendendo una sigaretta.

Due sessi, due statistiche

Analizzando l’Annuario Istat, emergono altri dati interessanti e preoccupanti. Il 24,8%degli uomini fuma regolarmente, tra le donne il dato scende al 15,1%. La fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni è quella con la percentuale più alta: 26,3% (il 33,5% tra gli uomini, il 19,1% tra le donne). Le differenze tra i due sessi sono particolarmente marcate. I dati sembrano evidenziare come la necessità di fumo interessi gli uomini nella fase della vita (25-34) che può – per vari fattori – rivelarsi tra le più stressanti. Per le donne il dato più critico (20,4%) pare, invece, coincidere con l’età in cui i figli iniziano a essere più indipendenti.

Minime differenze territoriali

Sul fronte della distribuzione territoriale, i dati sul fumo in Italia si rivelano piuttosto in equilibrio con una percentuale maggiore di fumatori nelle zone del centro (20,7%). Il 18,2% nel Nord-est e il 19,1% nelle Isole aiutano ad abbassare la media nazionale. Le regioni con più fumatori sono la Campania (23,4%), l’Umbria (22,8%) e la Basilicata (21,5%), i cui valori si assestano ben al di sopra del dato nazionale. Le regioni in cui si fuma meno sono, invece, la Calabria (15,9%), il Veneto (16,2%) e la Puglia (17,6%).

 

 

 
 
 

da sapere!

L’800.554.088 è il numero verde che può aiutare a uscire da questa dipendenza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Rischio intermedio per trisomia 21: conviene fare altre indagini?

07/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Spetta alla coppia decidere, dopo aver ottenuto l'esito del Bi-test, se sottoporsi a indagini più approfondite sulla salute del feto e tra queste quale scegliere tra la ricerca del DNA fetale nel sangue materno, l'amniocentesi o la villocentesi, più invasive.  »

Test di gravidanza positivo e, allo stesso tempo, comparsa delle mestruazioni

07/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A inizio gravidanza può verificarsi un sanguinamento che non è una mestruazione vera e propria, ma conseguenza di una eventualità che non implica automaticamente l'aborto spontaneo.   »

Bimba di 20 mesi che vuole dormire solo in passeggino

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se i genitori non sanno in che modo gestire una presa di posizione come quella di voler dormire solo nel passeggino, piuttosto che perdere ogni sera la "battaglia" è meglio che acconsentano, nella certezza che il bambino prima o poi capirà che è più comodo il suo letto.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Fai la tua domanda agli specialisti