Fumo: negli Usa una campagna choc per aiutare i ragazzi a smettere

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/03/2014 Aggiornato il 27/03/2014

Le autorità americane hanno deciso di trasmettere immagini choccanti alla tv e nei centri commerciali per spronare i giovani a dire addio al fumo

Fumo: negli Usa una campagna choc per aiutare i ragazzi a smettere

Inutile indorare la pillola. Per vincere la lotta contro il fumo occorre essere aggressivi. Solo così si può sperare di spingere i ragazzi a smettere. È quanto devono aver pensato le autorità americane, che hanno approvato una campagna choc dedicata ai più giovani.

Dati allarmanti

Negli Stati Uniti il fumo è una vera e propria piaga sociale: ben 10 milioni di ragazzi tra i 12 e i 17 anni hanno iniziato a fumare o si dicono pronti a farlo. Ogni giorno, 700 adolescenti cedono e accendono la prima sigaretta. Al punto che il 90% dei fumatori adulti ammette di aver cominciato prima dei 18 anni.

Spot dedicati ai più giovani

È alla luce di questa sconfortante situazione che la Food and Drug Administration (Fda), l’ente americano che si occupa della registrazione e della regolamentazione dell’uso dei farmaci, ha messo a punto “The Real Cost”, una campagna dedicata specificatamente agli adolescenti per aiutarli a smettere di fumare.

Immagini sui danni estetici

Così negli Usa sugli schermi di almeno 200 centri commerciali e sulle principali tv dedicate ai giovani, compresa Mtv, vengono trasmessi una serie di messaggi incentrati sui danni del fumo. In particolare, sui danni estetici. Vengono mostrate immagini di adolescenti senza denti o con i denti gialli, con le rughe e la pelle avvizzita, oppure piegati in due dal fiatone. Lo scopo è spiegare in maniera semplice le conseguenze che il tabacco ha sulla salute, puntando sui valori che interessano ai ragazzi, come l’aspetto fisico. Secondo gli esperti, infatti, si tratta del modo più efficace per convincerli a smettere.

Il parere degli esperti

“L’idea della campagna è buona, bisognerà vedere quale sarà il reale impatto, che è sempre difficile da stabilire. Certo, meglio farle queste campagne piuttosto che non fare nulla come succede da noi, dove l’ultima iniziativa in questo senso risale al 2004” ha commentato Giacomo Mangiaracina dell’università Sapienza di Roma.

In breve

LA SITUAZIONE ITALIANA

Il problema del fumo in età giovanile è presente anche in Italia. Una ricerca di Cittadinanzattiva rivela che il 4% degli studenti delle medie inferiori e un milione di quelli delle superiori sono fumatori. 

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