Ginecologi: la contraccezione si impara a scuola

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 13/11/2014 Aggiornato il 13/11/2014

Giovani disinformati in tema di sesso e contraccezione. I medici propongono di portare l’educazione sessuale sui banchi di scuola

Ginecologi: la contraccezione si impara a scuola

Un nuovo progetto sulla contraccezione a scuola, che insegni ai ragazzi cosa significa proteggersi e come farlo. L’idea è di un pool di ginecologi riuniti al Congresso nazionale di Cagliari, che propongono al Ministero dell’istruzione un progetto scolastico di educazione riproduttiva, mirato alla prevenzione dei pericoli connessi al sesso non protetto: infezioni, malattie sessualmente trasmesse, gravidanze indesiderate.

Le iniziative sul web

Intanto proliferano le attività educative promosse sul web, la piattaforma ideale per raggiungere i giovanissimi. La Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha promosso ScegliTu, il primo progetto nazionale di educazione a una sessualità responsabile, ormai attivo da 10 anni. È rivolto in prima battuta agli adolescenti che si affacciano alla vita sessuale, ma è ricco di consigli anche per le fasce d’età adulte. 

Anche l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, con il contributo del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è favorevole a un nuovo progetto sulla contraccezione a scuola. Settimane fa, infatti, ha lanciato il sito www.sballatidisalute.it che, attraverso un percorso guidato e un linguaggio digitale familiare ai giovanissimi, tratta temi legati agli stili di vita corretti.

Si propone di raggiungere circa 7 milioni di giovani in tutta Italia, grazie anche alla collaborazione di scuole e autorità regionali e provinciali, coinvolte nella divulgazione del portale. Il progetto avrà una pagina Facebook dedicata, che consentirà di promuovere il sito anche sui social network.

Più a rischio i giovani

È provato che in Europa le fasce di popolazione più esposte ai rischi derivati da comportamenti sessuali non responsabili sono i giovani. In Italia la situazione è aggravata dal fatto che, a differenza di altri Paesi, l’educazione sessuale non è una materia scolastica obbligatoria.

Per questo un nuovo progetto sulla contraccezione a scuola è accolto con favore. Secondo dati della Sigo, in Italia è ancora forte l’ignoranza in tema di contraccezione: il 30% delle giovani ritiene che il coito interrotto sia un efficace sistema contraccettivo. Quattro su 10 affrontano la prima esperienza sessuale senza nessuna protezione.

 
 
 

In breve

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Solo il 16% delle ragazze italiane ha seguito lezioni in classe da insegnanti o medici. Nel mondo, una gravidanza su 5 termina in un aborto.

Fonti / Bibliografia

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