I social aumentano la depressione

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 27/02/2019 Aggiornato il 27/02/2019

Uno studio condotto su alcuni studenti dell’Università della Pennsylvania dimostra che le piattaforme web influiscono sull’umore e i social aumentano la depressione

I social aumentano la depressione

Molte sono le critiche spesso rivolte ai social media, soprattutto perché influiscono negativamente sulla quantità e la qualità dei rapporti sociali “reali”, già oscurati da ritmi quotidiani iper veloci. Ma non solo, ora sembra provato anche un effetto ancora più grave: i social aumentano la depressione. Una ricerca sperimentale dell’università della Pennsylvania ha dimostrato, infatti, che un utilizzo continuativo delle piattaforme social Instagram, Facebook e Snapchat, incrementano tristezza e solitudine.

Più tempo sui social, meno benessere individuale

L’obiettivo dello studio era dimostrare la relazione causale tra il tempo dedicato ai social media e la diminuzione del proprio stato di benessere. Sono state analizzate le abitudini di 143 studenti universitari, comparando il tempo speso davanti all’iPhone, validato dalle informazioni raccolte dagli stessi dispositivi. In seguito, veniva loro chiesto di compilare dei questionari riguardanti lo stato di benessere e l’umore. Per comprendere al meglio l’impatto dei social media erano stati creati inoltre due gruppi, uno che continuasse normalmente a dedicare lo stesso tempo alle piattaforme social e un altro di controllo, costretto ad utilizzare Facebook, Instagram e Snapchat solo per 10 minuti al giorno (per ogni singola piattaforma). Lo studio è stato fatto sugli studenti universitari ma i risultati valgono anche, e ancora di più, per gli adolescenti.

Serve moderazione

Grazie a questi dati gli scienziati hanno potuto verificare con più accuratezza lo stato d’animo dei partecipanti, rilevando maggiori sensazioni di ansia, depressione e solitudine in chi passava tanto tempo su Facebook e co. Come specifica Melissa G. Hunt, autore principale dello studio, “usare i social media meno del solito ha comportato una diminuzione significativa di depressione e solitudine. Questi effetti sono particolarmente pronunciati per le persone che erano più depresse quando sono entrate nello studio”. Questo, come specifica l’esperta, non si traduce in una condanna dei social, ma semplicemente a valutare un uso misurato da parte degli studenti.

L’illusione social

La contraddizione dei social network è l’illusione di creare una fitta rete di relazioni, che pur essendo alimentare “online” tramite apprezzamenti e commenti rimangono tuttavia relegate a un mondo virtuale, che non si implementa necessariamente nella vita reale. Questa mancata corrispondenza, unita al voyeurismo sulle vite degli altri (o meglio sull’apparenza), genera uno stato di sconforto e solitudine. Il mondo social è, infatti, un contenitore di immagini positive che spesso tralasciano le ombre della vita reale alimentando in questo modo insicurezze e frustrazioni. Anche per questo i social aumentano la depressione.

 

 

 

 
 
 

DA RICORDARE

Sono varie le piattaforme social che possono essere utilizzate, da Facebook a Instagram fino a Snapchat, ma gli effetti sono gli stessi. Occorre sempre imporsi e imporre moderazione.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Mestruazioni in ritardo e test di gravidanza negativo

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Una volta esclusa la gravidanza, un ritardo delle mestruazioni può essere "para-fisiologico" cioè non dovuto a nulla di particolarmente significativo. Ma se dovesse prolungarsi è opportuno un controllo ginecologico.   »

Bimbo di otto anni che dice parolacce: che fare?

29/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le parolacce potrebbero essere un modo per attirare l'attenzione: nel caso in cui l'ipotesi fosse vera la strategia migliore per contenerle è l'indifferenza. Ci sono inoltre altre cose che è bene sapere sull'argomento.   »

Fai la tua domanda agli specialisti