Malattie sessuali: in Italia si fa poca prevenzione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/07/2017 Aggiornato il 06/07/2017

Solo il 5% dei giovani si sottopone a una visita medica per scongiurare il pericolo di malattie sessuali. E le infezioni galoppano

Malattie sessuali: in Italia si fa poca prevenzione

Tra i giovani italiani, solo uno scarno 5% esegue uno screening andrologico. Purtroppo questa tendenza non permette di diagnosticare in tempo molte malattie sessuali che potrebbero essere curate in maniera più efficace.

Rete territoriale tra i professionisti

Per contrastare questa tendenza, è stato reso disponibile online il nuovo Quaderno del ministero della Salute dedicato a “Prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche dall’età pediatrica al giovane adulto”. Per riuscire a rendere efficaci queste misure, però, è necessaria una stretta collaborazione tra il pediatra, il medico di riferimento e l’andrologo. Spesso attorno a questo tipo di problematica c’è imbarazzo e i ragazzi tendono a minimizzare i sintomi delle malattie sessuali.

La prima prevenzione è l’informazione

Scrive nel documento il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “è necessario promuovere la salute andrologica delle generazioni future, essenziale non solo per il benessere del singolo individuo, ma anche delle coppie di domani e dell’intera società”. Nella monografia sono illustrati i percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali che permettono la prevenzione e la cura delle principali malattie legate all’apparato genitale maschile, come l’ipogonadismo, malattie a trasmissione sessuale e criptorchidismo. È prevista inoltre “una sistematica educazione della popolazione”, anche attraverso campagne d’informazione orientate verso i giovani, anche su tematiche relative alle “cattive abitudini”, come fumo, alcol e obesità.

 

 

 
 
 

Da sapere!

 Il pediatra è una figura fondamentale per una diagnosi precoce delle malattie andrologiche.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti