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Non sono più solo i brufoli e i punti neri la preoccupazione estetica dei più giovani. Il nuovo cruccio davanti allo specchio sono i pori dilatati che mettono in ansia ancora più delle rughe. La conferma arriva da una ricerca condotta su 2.428 donne americane dai 18 anni in su e presentata a New York.
Le preoccupazioni principali
Il 38% del campione intervistato pensa che i pori del viso (circa 20 mila del totale di 5 milioni su tutto il corpo) siano troppo grandi. Il 47% vorrebbe ridurli ma non trova nulla che funzioni. Il 19% decide di usare filtri al momento di pubblicare le foto sui social network così da rendere meno evidente il difetto, mentre il 13% delle più giovani rinuncia del tutto ai selfie per paura che i pori si notino troppo. Una ragazza su dieci pensa al problema sette o più volte la settimana tanto che i dermatologi hanno scelto di chiamare la sintomatologia estetica con il nome significativo di “poressia”. La preoccupazione può essere tale da condizionare la vita di relazione: per un giovane su cinque l’angoscia per i pori dilatati influenza in senso negativo il primo incontro amoroso.
Colpiti soprattutto i giovanissimi
La poressia colpisce principalmente i più giovani: si parla del 21% delle ragazze tra i 15 e i 20 anni. Per il 13% di questa fascia d’età il pensiero viene costantemente rivolto al problema con risvolti negativi sullo stato d’animo. Al momento non esistono rimedi mirati per la poressia. Valgono però le consuete indicazioni di estetica date per le pelli miste e grasse: detergere con particolare cura il viso, mattina e sera, usare un tonico leggermente astringente e una crema seboregolatrice, che contiene nella formula anche principi attivi, per lo più di origine naturale, che aiutano a restringere e limitare la visibilità dei pori.