Preadolescenza
Preadolescenza: cosa aspettarsi
Nella preadolescenza le richieste possono farsi più pressanti e maggiori possono essere le pretese. I genitori possono avere la netta sensazione che il bambino (o la bambina) non sia più tutto loro, ma sia più concentrato sul desiderio (via via più evidente) di raggiungere il prezioso traguardo dell’autonomia. E’ possibile che inizino le prime rispostacce e che gli eventuali capricci, rifiuti, intemperanze siano più difficili da gestire.Cosa fare durante la pre adolescenza
Conviene allenarsi a essere pazienti, tolleranti, ma comunque decisi a non far superare certi limiti. Bisogna quindi pretendere rispetto ed educazione, senza però essere esageratamente intransigenti né mostrarsi eccessivamente ostili o destabilizzati dal cambiamento che inizia a manifestarsi.Cosa non fare durante la pre adolescenza del bambino
E’ opportuno non trasmettere al bambino il messaggio che si è dispiaciuti perché cresce. Il rischio è di farlo sentire in colpa per un accadimento di cui ovviamente non ha alcuna responsabilità. Allo stesso tempo è opportuno non assumere un atteggiamento opposto, incoraggiandolo ad assumere atteggiamenti e ad abbigliarsi (o acconciarsi i capelli) come se avesse qualche anno in più.DA RICORDARE: Il tempo della crescita è un tempo soggettivo.
Ognuno di noi, se ripensa a com’era a quella età e a come erano i suoi coetanei può facilmente ricordare il non procedere sincrono: la amichetta cresciuta più in fretta, il compagno già spaccone … Per ciascun ragazzino c’è un “giusto momento” e non ha senso che i genitori si preoccupino perché appare ancora “troppo bambino” o, al contrario” sembra essere cresciuto troppo in fretta. Accogliere con gioia i tempi di crescita di un figlio, siano come siano, è uno dei più bei regali che gli si può fare. Testo a cura della redazione.Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.