Sensibilità agli odori: per gli adolescenti è diversa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/03/2017 Aggiornato il 20/03/2017

Adulti e ragazzi hanno sensibilità agli odori differenti. Secondo uno studio danese, i giovanissimi hanno difficoltà a individuare alcune fragranze mentre sarebbero più bravi nel riconoscere, ad esempio, cola e zucchero filato. Vediamo perché

Sensibilità agli odori: per gli adolescenti è diversa

Esistono sensibilità agli odori diverse in base all’età. Ecco perché molti genitori, entrando nelle stanze dei ragazzi, possono sentire un odore acre, come quello di sudore, che sembra non disturbare affatto il loro figli. Ma non è colpa loro. Non li riconoscono.

Gap generazionale

I ricercatori dell’Università di Aarhus, in Danimarca, hanno dimostrato che le sensibilità olfattive sono diverse in base all’età. Secondo lo studio, che ha coinvolto 411 adolescenti e 310 adulti, gli adolescenti hanno meno probabilità di identificare odori come quelli del sudore, del sapone e del fumo di sigaretta. Mentre riescono a sentire meglio quelli di junk food, ketchup e caramelle. I test effettuati hanno riguardato, in particolare, 125 odori. Tutti riescono ad identificare gli odori forti del caffè, della benzina e del pesce, mentre diversa è la percezione olfattiva di adulti e adolescenti su altro.

I ragazzi battono gli adulti sul cibo spazzatura

Un ragazzo su sette, tra i 13 e i 18 anni, non riesce a riconoscere l’odore di sudore, uno su dieci non sente il fumo di sigaretta, due su dieci non individuano l’odore di urina e il sapone. In questo sono molto più bravi gli adulti che hanno risposto positivamente tra il 92 e il 97 per cento. Più attenti gli adolescenti con dolciumi e junk food: identificano subito, infatti, Coca Cola, burro, ketchup e zucchero filato.

Gli odori si imparano con l’età

Secondo gli esperti le differenze generazionali hanno solo una spiegazione: gli odori si imparano negli anni. Alexander Fjaelstad, docente presso l’Università di Aarhus  che ha preso parte allo studio, ha dichiarato: “I nostri risultati sugli adolescenti sono in linea con l’ipotesi che ai bambini possono mancare conoscenze specifiche degli odori, che si accumulano nel corso della vita. Anche se gli odori sono potenti inneschi di ricordi autobiografici fin dal primo decennio di vita – e in modo strettamente legato alla memoria – quella di dare un nome agli odori è una capacità acquisita che richiede anni per essere padroneggiata”.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

NON È CATTIVA VOLONTÀ

Gli adolescenti sembrano essere indifferenti, oltre che al disordine e ai rimproveri, al cattivo odore (di se stessi o delle loro stanze). Hanno bisogno di crescere e di imparare alcuni odori. Non sempre quindi, si tratta di cattiva volontà.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

VCP diminuito in 36ma settimana: c’è da preoccuparsi?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In linea generale è normale che la misura dei ventricoli cerebrali del feto diminuisca con il progredire della gravidanza: si tratta proprio di una condizione fisiologica che non desta preoccupazione.   »

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti