Sì al vaccino anti-Hpv contro il tumore del collo dell’utero

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 24/01/2022 Aggiornato il 24/01/2022

I dati di uno studio inglese mostrano un’incidenza di casi più bassa dell’87% di tumore al collo dell’utero grazie al vaccino anti-Hpv (il papilloma virus)

Sì al vaccino anti-Hpv contro il tumore del collo dell’utero

Le donne che hanno ricevuto il vaccino anti-Hpv (il papillomavirus, un virus a trasmissione sessuale) a 12-13 anni di età si ammalano meno di tumore al collo dell’utero. Tra le donne vaccinate risulta, infatti, l’87% in meno di casi di tumore rispetto a un gruppo analogo di non vaccinate.

Vaccinarsi presto protegge di più

 Il lavoro è stato condotto da Peter Sasieni del King’s College di Londra e mostra che il tasso di tumore al collo dell’utero è ridotto del 62% nelle donne che sono state vaccinate contro il papillomavirus quando erano più grandi e cioè tra i 14-16 anni, mentre il tasso di tumore è ridotto del 34% nelle donne che hanno ricevuto il vaccino anti-Hpv quando avevano già raggiunto i 16-18 anni, quindi ancora più tardivamente.

Oltre dieci anni di analisi

È quanto emerso dal primo studio a lungo termine che offre un’evidenza diretta dell’efficacia del vaccino contro il papillomavirus nel prevenire il tumore. Pubblicato sulla rivista Lancet, lo studio ha preso in considerazione uno dei primi vaccini entrati in uso contro il papillomavirus, il Cervarix, che previene infezioni dai due ceppi più comuni di papillomavirus collegati al tumore del collo dell’utero. La campagna vaccinale con questo vaccino è iniziata nel 2008 e le donne vaccinate sono state seguite fino al 2019.

Un virus molto diffuso

L’infezione da Papillomavirus (Hpv) è la più frequente infezione sessualmente trasmessa. Il cancro da Hpv più conosciuto è quello della cervice uterina, il quinto tumore più frequente nelle donne under 50. Si stima che 4 persone su 5 siano infettate dal virus nel corso della vita, sia uomini sia donne, e l’assenza di sintomi ne favorisce la diffusione.

In circa l’80% dei casi, l’infezione da Hpv decorre in maniera asintomatica, perché l’organismo ha la capacità di eliminare il virus. In altri casi, il sistema immunitario non riesce a sconfiggerlo. Generalmente, il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose è di circa 5 anni, mentre la latenza per l’insorgenza del carcinoma cervicale può essere di decenni.

 

 
 
 

Da sapere!

I risultati dello studio mostrano che grazie al vaccino anti-Hpv si può prevenire il tumore del collo dell’utero, direttamente collegato alle lesioni del tessuto della cervice uterina provocate da questo virus. 

Fonti / Bibliografia

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