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La sindrome dell’ovaio policistico è una malattia soggetta a un elevato numero di errori diagnostici. Un nuovo studio condotto dall’Aghia Sophia Children’s Hospital di Atene ha, però, ora evidenziato un nuovo marcatore che potrebbe portare a conoscenza della sindrome dell’ovaio policistico già negli adolescenti.
Che cos’è l’irisina
A essere misurato è stato un marcatore particolare: l’irisina. Si tratta di un ormone “nuovo” che sarebbe implicato nella sindrome dell’ovaio politeistico (Pcos), un disturbo di tipo endocrino, che colpisce più del 10% delle donne.
Che cosa comporta
La sindrome dell’ovaio policistico comporta cicli mestruali irregolari e, quindi, minore possibilità di concepire. Dunque, è più che mai importante diagnosticare la sindrome dell’ovaio policistico giù in fase adolescenziale. Ma farlo, finora, è stato complesso: infatti, i sintomi della patologia potrebbero essere confusi con i mutamenti fisiologici della pubertà. Ecco perché il ruolo dell’irisina è così importante.
Valori sballati
Lo studio ha analizzato due gruppi di adolescenti: il primo affetto da Pcos e l’altro invece sano. Ebbene, i livelli di irisina in chi soffriva di sindrome dell’ovaio policistico sono risultati molto più elevati rispetto a chi, invece, non era affetto da questa patologia. Allo stesso tempo, l’irisina è un ormone che si associa ad alti livelli di testosterone, tipico proprio di chi soffre di Pcos.
In breve
IMPORTANTE LA DIAGNOSI PRECOCE
La diagnosi precoce della sindrome dell’ovaio policistico è fondamentale perché si collega alla cura dell’infertilità. Infatti, questa patologia è una delle cause più comuni della difficoltà di concepire.