Stop alla sigaretta elettronica anche nei cortili della scuola

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/09/2013 Aggiornato il 13/09/2013

Già proibita in classe, la sigaretta elettronica sarà vietata anche nei cortili scolastici. Se ne sa ancora troppo poco su efficacia e sicurezza

Stop alla sigaretta elettronica anche nei cortili della scuola

La sigaretta elettronica non è un giocattolo, un gadget o una moda. Per arginare i fenomeni di abuso e tutelare i più giovani, in attesa di conferme sulla sicurezza ed efficacia, la sigaretta elettronica era già stata vietata ai minorenni e nelle scuole. E ora il divieto si estende anche alle pertinenze scolastiche esterne: ovvero i cortili delle scuole. L’ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in seguito alla firma del Decreto legge a fine luglio 2013. La preoccupazione degli esperti riguarda soprattutto i prodotti che contengono nicotina, che potrebbero causare dipendenza, in modo simile alle sigarette tradizionali. C’è qualche tipo di sigaretta elettronica, infatti, che contiene nicotina in quantità variabile, per evitare i sintomi dell’astinenza da fumo. Inoltre, il mimare la gestualità tipica del fumo potrebbe favorire, nei ragazzini, l’induzione al tabagismo. È provato, infatti, che la gestualità (portare la sigaretta alla bocca, aspirare, osservare il fumo che esce dalla bocca) ha una parte rilevante nel consolidarsi del vizio.

La posizione dell’Istituto superiore di sanità

La decisione della restrizione è stata presa dopo che il Consiglio superiore di sanità aveva raccomandato precauzione nell’utilizzo delle sigarette elettroniche per giovani, categorie a rischio e donne in gravidanza. La posizione dell’Istituto superiore di sanità è di massima cautela: di questi prodotti si sa ancora troppo poco e i dati disponibili sono insufficienti. Una volta approvati, questi presidi potrebbero far parte nel corredo delle strategie antifumo raccomandate, magari in abbinamento ai metodi già collaudati, come le gomme da masticare e i cerotti.

In breve

COME È FATTA LA SIGARETTA ELETTRONICA

La sigaretta elettronica è un dispositivo simile, nell’aspetto, alle bionde tradizionali. È composta da tre parti: l’atomizzatore, che serve a generare il vapore, la cartuccia, che contiene acqua distillata e diverse sostanze, e la batteria ricaricabile.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti