Tipi di droghe: spesso i ragazzi li assumono “a caso”

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/05/2015 Aggiornato il 11/05/2015

Sono molti i ragazzi che assumono vari tipi di droghe senza sapere cosa siano. Per loro, infatti, ciò che conta è il risultato finale. Ma così i rischi aumentano

Tipi di droghe: spesso i ragazzi li assumono “a caso”

Teoricamente dovrebbero essere più informati rispetto ai loro coetanei vissuti nei decenni scorsi. Fra internet, tv, campagne di sensibilizzazione, genitori “al passo con i tempi”, i ragazzi di oggi dovrebbero conoscere le droghe e i loro rischi. Invece, la realtà è ben diversa. Al punto che non solo il numero di chi assume sostanze stupefacenti è sempre più elevato, ma anche quello degli adolescenti che si drogano senza sapere cosa stanno prendendo sta aumentando. Lo rivela uno studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), Espad-Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs).

Gli adolescenti ne assumono sempre di più

La ricerca dell’Ifc-Cnr è ormai un appuntamento fisso: dal 1999, ogni anno fotografa la situazione del consumo di droghe in Italia. Il quadro relativo al 2014 purtroppo è poco rassicurante. Infatti, dai dati raccolti emerge che i ragazzi che si drogano sono sempre più numerosi. Ben 600 mila di loro ha consumato almeno una volta cannabis che si conferma la più diffusa e utilizzata fra le sostanze psicoattive. “Il 26% degli studenti, oltre 600mila, ne ha utilizzata nel 2014, secondo una tendenza che parte dal 22% degli anni 2009-2012 e passa per il 25% del 2013” ha spiegato Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e responsabile dello studio. Seguono la cocaina e gli allucinogeni/stimolanti, provati entrambi da 60 mila studenti. L’eroina, invece, è stata scelta da 27 mila alunni.

Ragazze ancora più attratte dalle droghe

Oltre all’aumento del consumo di droghe, l’indagine del 2014 ha riscontrato un’altra novità negativa: se un tempo, perlomeno le ragazze, tendevano ad avere comportamenti responsabili e a non lasciarsi tentare dallo “sballo”, ora non è più così. Anzi, il sesso femminile sta ormai superando quello maschile nell’uso di sostanze illecite.

Sostanze assunte a caso

Infine, da sottolineare un altro elemento sconcertante: il 2,3% degli studenti di età compresa fra i 15 e i 19 anni, pari a circa 54 mila studenti, nel 2014 ha fatto uso di droghe senza né sapere né chiedersi che cosa fossero. Infatti, ciò che importava loro era provare una sensazione di “sballo”. Il mezzo impiegato per raggiungere la meta ai loro occhi non era poi così essenziale. “La novità dello studio riguarda proprio il numero significativo di ragazzi che utilizzano sostanze senza conoscerle né sapere quali effetti procurano” ha affermato l’esperta.

Manca la consapevolezza

Si tratta di un fenomeno molto grave: non solo aumenta i pericoli, ma denota anche una bassissima consapevolezza da parte dei ragazzi. Se drogarsi è già sintomo di ribellione e scarsa maturità, assumere sostanze a casaccio è indice di un senso di responsabilità praticamente assente.

 

 
 
 

In breve

 

TUTTE SONO PERICOLOSE

Molti pensano che le cosiddette “droghe leggere” siano meno pericolose delle altre. In effetti, possono provocare effetti più blandi, ma comunque importanti. Tutte le sostanze psicoattive sono deleterie e dannose per l’organismo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti