Vaccino contro l’Hpv riduce fino all’88% le lesioni tumorali al collo dell’utero

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 31.5.2019 Aggiornato il 31.5.2019

Confermata l’efficacia del vaccino contro l’Hpv effettuato in giovane età. Importante vaccinare le adolescenti

Vaccino contro l’Hpv riduce fino all’88% le lesioni tumorali al collo dell’utero

Arriva da uno studio scozzese pubblicato sulla rivista British Medical Journal al termine di un’analisi su quasi 140.000 ragazze, la conferma della capacità del vaccino contro l’Hpv di prevenire uno dei tumori più diffusi nelle donne: quello al collo dell’utero.

Lo studio scozzese

Il programma di vaccinazione contro l’Hpv (il papilloma virus) per le ragazze tra 12 e 13 anni è stato introdotto in Scozia nel 2008. Per verificare la risposta alla profilassi, la ricerca condotta presso l’Università di Edimburgo ha analizzato i suoi effetti sullo sviluppo delle neoplasie intraepiteliali cervicali (Cin), ovvero lesioni precancerose che precedono il tumore alla cervice e che possono essere di pericolosità lieve, moderata o grave. Per farlo hanno comparato i dati sulla vaccinazione e i risultati degli screening ginecologici di 138.692 giovani donne nate tra il 1988 e il 1996: tra loro vi erano donne non vaccinate (nate tra il 1988 e 1990), donne che avevano avuto la possibilità di recuperare la vaccinazione tra i 14 e i 17 anni (nate tra il 1991 e 1994) e ragazze sottoposte al vaccino contro l’Hpv a 12-13 anni (nate tra 1995 e 1996). È risultata in questo ultimo gruppo una riduzione del 79% di lesioni precancerose di lieve pericolosità, dell’88% di quelle moderate e dell’86% delle lesioni più gravi.

Importante vaccinarsi il prima possibile

Il controllo è stato fatto all’età di vent’anni, soglia fissata dalla Scozia fino al 2016 e poi spostata a 25 anni (come in Italia). La capacità di prevenzione del vaccino contro l’Hpv diminuisce, invece, in chi si vaccina tardivamente: per chi lo aveva fatto a 17 anni la riduzione delle lesioni gravi scendeva dall’86% al 51%. La vaccinazione è risultata quindi tanto più efficace quanto effettuata più precocemente (comunque non prima degli 11 anni). Occorre anche precisare che tutte le ragazze coinvolte nello studio sono state immunizzate con il vaccino bivalente (che ha come bersaglio i sierotipi 16 e 18 dell’Hpv ed è considerato ancora valido per la prevenzione dei tumori correlati all’infezione), mentre ormai oggi quasi in tutta Europa si utilizza il nonavalente (che protegge da un maggior numero di virus in grado di deviare la replicazione cellulare in chiave tumorale).

 

 

 
 
 

Da sapere!

La regressione dei casi di tumore del collo dell’utero ha riguardato anche le donne non vaccinate, a dimostrazione dell’efficacia della cosiddetta “immunità di gregge”.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti