Cartoni animati: possono traumatizzare i bambini?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/02/2015 Aggiornato il 12/02/2015

I personaggi di molti cartoni animati muoiono o si ammalano. Questo potrebbe creare dei traumi psicologici nei bambini. Ecco con quali dinamiche

Cartoni animati: possono traumatizzare i bambini?

Quando si tratta di scegliere i programmi televisivi più adatti ai bambini, genitori, nonni e zii non hanno dubbi: sono convinti che i cartoni animati, di qualunque tipo, siano una sicurezza, su tutti i fronti, in grado sia di accontentare le preferenze dei piccoli di casa sia di tutelarli. In realtà, non è sempre così. Addirittura in alcuni casi, potrebbero essere più nocivi dei film destinati agli adulti. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un team di ricercatori canadesi, dell’università di Ottawa, pubblicato sul British Medical Journal.

Uno studio ad hoc

Gli autori hanno analizzato alcuni dei cartoni animati più in voga negli ultimi anni, amatissimi dai bambini. In particolare, hanno esaminato le loro trame, alla ricerca di eventi tristi, violenti o catastrofici. Quindi, hanno fatto la stessa operazione con una serie di film per adulti. Lo scopo era capire in quali programmi fosse presente il maggior numero di scene molto forti o crudeli.

Nei cartoni troppe morti

Dall’analisi, è emerso che, sorprendentemente, a essere più ricchi di patos e sentimenti negativi sono i cartoni animati. Infatti, spesso affrontano tematiche “scomode” e ritenute poco adatte all’infanzia, come la morte o la malattia. Basti pensare che lo studio rivela che, per i bambini, il rischio di assistere a scene in cui muore uno dei protagonisti è di 2,5 volte maggiore guardando i cartoni piuttosto che i film per gli adulti.

Per i piccoli è un trauma

Gli esperti hanno spiegato che questo non è immune da conseguenze. Infatti, per un bimbo vedere la morte, la sofferenza o il dolore di un personaggio è choccante e traumatizzante. A maggior ragione, quando i protagonisti di queste vicende sono una mamma o un papà. E ciò, purtroppo, non è affatto raro: sembra che i genitori abbiano una probabilità di cinque volte maggiore di morire nei film e nei cartoni per bambini.

Meglio scegliere con attenzione i programmi

I più piccoli, però, non sono ancora in grado di superare le scene più crude e di collegarle al lieto fine. In particolare, fino ai sette-otto anni i bambini potrebbero subire dei traumi con la visione di programmi in cui loro coetanei si trovano a dover affrontare un lutto. Per questa ragione, gli psicologi raccomandano ai genitori di scegliere con attenzione i cartoni e i film destinati ai loro figli. Finché sono piccoli, meglio evitare di creare angoscia con scene troppo forti.

 

 

 

da ricordare!

MAI DA SOLO DAVANTI ALLA TV

Se durante la visione dei cartoni animati o dei film il bimbo risulta turbato da alcune scene, è importante che i genitori lo confortino e lo rassicurino, anche fisicamente, abbracciandolo e coccolando.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti