Che cos’è il bruxismo?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/08/2012 Aggiornato il 10/08/2012

Il bruxismo ha spesso origini psicologiche: va curato perché può danneggiare i denti

Con il termine bruxismo s’intende il digrignamento dei denti provocato dalla contrazione involontaria della muscolatura masticatoria che si verifica soprattutto durante il sonno.
Il bruxismo, pur colpendo per lo più gli adulti, può evidenziarsi anche in età pediatrica.

Quando e come si manifesta

Il bruxismo si evidenzia soprattutto mentre si dorme, ovvero in una condizione di assenza di controllo cosciente dei movimenti. Di norma non viene avvertito da chi lo produce ma il rumore causato dallo sfregamento può essere molto forte e venire udito anche da chi dorme in un’altra stanza. In caso di bruxismo particolarmente intenso, al mattino chi ne soffre può inoltre provare fastidio-dolore in corrispondenza delle mascelle.

Gli effetti sui denti

Il bruxismo, in particolare se intenso o persistente nel tempo, può produrre diversi danni sull’apparato dentario e muscolo-scheletrico quali, per esempio, abrasioni delle superfici dentarie, logoramento dello smalto e indolenzimento dei muscoli masticatori.

Può avere tante cause

Pur non essendo state ancora ben definite le cause all’origine del disturbo, si ipotizza possa dipendere da fattori fisici (per esempio, malformazioni mandibolari, non perfetto allineamento di arcata dentaria superiore e inferiore) o psicologici, come una condizione di ansia inespressa da parte del bambino. In questo caso, una volta superata la fase emotivamente critica, anche il digrignamento tende a scomparire.

I rimedi più efficaci

Appena ci si accorge della comparsa di questa abitudine nel bambino, è importante segnalarlo al pediatra e fissare una visita dentistica. Nel caso il dentista riscontri fattori fisici all’origine del disturbo interverrà su di essi in modo adeguato. Comunque, per limitare gli effetti connessi allo sfregamento, il rimedio più indicato consiste nell’applicazione di un byte nelle ore notturne. Se, come avviene di frequente, al bruxismo si associa un disagio psicologico, anche l’atteggiamento dei genitori diviene fondamentale: è importante soprattutto monitorare il fenomeno, (frequenza e intensità), dimostrarsi comprensivi e rassicurare il piccolo circa il proprio sostegno e affetto e offrirgli occasioni per sfogare in altri modi la sua tensione (giochi d’azione e sport).
 

In breve

CONTRAZIONE INVOLONTARIA DEI MUSCOLI

Il bruxismo è una contrazione involontaria dei muscoli masticatori che si verifica soprattutto di notte. Le cause possono essere diverse: fisiche, cioè legate a disturbi della bocca, o psicologiche. In ogni caso è bene intervenire subito perché il disturbo può danneggiare i denti

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti