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Fino a qualche anno fa si pensava che la dermatite da contatto fosse molto rara nell’infanzia. Negli ultimi tempi, invece, si è visto che si tratta di una delle malattie dermatologiche più frequenti fra i bambini, soprattutto sopra i due anni.
È un’infiammazione della pelle
Per dermatite da contatto s’intende un’infiammazione cutanea dovuta, come dice il nome stesso, al contatto tra un agente esterno e la cute. Gli esperti distinguono due forme principali di malattia: irritativa e allergica. La dermatite irritativa da contatto è la più frequente: non vede il coinvolgimento del sistema immunitario, ma si caratterizza per un danno diretto dei tessuti. La dermatite allergica da contatto, invece, è mediata dal sistema di difesa.
Arrossamento, prurito e lesioni
Entrambe le tipologie di dermatite da contatto si manifestano con la comparsa di un eritema, ossia un’irritazione cutanea. Spesso l’arrossamento è associato ad altri sintomi, come prurito, desquamazione, lesioni e vescicole.
Attenzione ai cosmetici
Potenzialmente le sostanze che possono scatenare una dermatite da contatto sono migliaia. Per quanto riguarda le forme allergiche, nei bimbi piccoli occorre fate attenzione soprattutto agli oggetti da succhiare (soprattutto di gomma), ai pannolini e alle colle. Nei bambini più grandicelli, invece, spesso le allergie da contatto sono scatenate da vaccini e farmaci topici contenenti mercurio, giocattoli e bigiotteria (nichel, gomma e colle). Infine, negli adolescenti sono sotto accusa cosmetici, bigiotteria, tatuaggi temporanei.
Diffuse quelle ai cosmetici
In particolare, fra i giovani sono in aumento le allergie da cosmetici: infatti, se per i neonati e i piccolini si tendono ad acquistare prodotti formulati appositamente, in genere più delicati, per i ragazzi più grandi si acquistano spesso articoli da adulti.
Subito dal pediatra
Se sulla pelle del bambino si nota un eritema, è bene rivolgersi subito al pediatra. Sarà lo specialista a consigliare se eseguire test diagnostici e come comportarsi.