Epistassi nei bambini? Un problema frequente che si risolve da solo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/11/2012 Aggiornato il 12/11/2012

L’epistassi nei bambini (perdere sangue dal naso) è un disturbo frequente dovuto alla fragilità dei capillari. Niente allarmismi: passa con la crescita

Epistassi nei bambini? Un problema frequente che si risolve da solo

L’epistassi nei bambini colpisce più di frequente i maschietti. Il problema tende a risolversi da solo con la pubertà, ovvero intorno ai 14 anni di età.
Nella maggior parte dei casi la fuoriuscita del sangue è dovuta alla fragilità e dunque alla conseguente rottura dei vasi sanguigni della zona di Kiesselbach (un’area del naso). È sufficiente, infatti, che il bimbo riceva un colpo anche leggero sul naso o lo sfreghi con forza perché inizi a perdere sangue. Si tratta di un fenomeno comune che non deve preoccupare i genitori anche nel caso in cui dovesse presentarsi frequentemente e con intensità. In genere con la crescita l’epistassi nei bambini si riduce, fino poi a scomparire in modo spontaneo.

Che cosa fare per frenare il sangue

 

Per intervenire nel modo corretto, quando il piccolo inizia a perdere sangue dal naso, va accompagnato in bagno e fatto appoggiare con le mani al lavabo con il volto piegato in avanti; occorre fargli soffiare il nasino per espellere i coaguli di sangue (evitando di agitarsi se dovessero essere piuttosto voluminosi) e applicare sulla fronte del bimbo una borsa del ghiaccio avvolta in un panno per ridurre l’afflusso di sangue.
 Dopo che la perdita si è attenuata, è consigliabile stringere le narici del bambino in corrispondenza della loro parte molle con indice e pollice per favorire la cicatrizzazione dei vasi sanguigni.

 

Come evitare che la situazione peggiori

 

Vi sono poi tutta una serie di accorgimenti per fare in modo che la situazione non peggiori. 
È necessario non far sdraiare il bimbo con la testa all’indietro in quanto tale posizione determina il reflusso del sangue nella gola e, quindi, nello stomaco e favorisce gli attacchi di vomito e l’intensificazione della fuoriuscita di sangue; interrompere la perdita ematica infilando nel naso del piccolo batuffoli di cotone o della garza perché, quando vengono tolti, in genere provocano di nuovo la rottura dei capillari; stringere tra le dita la parte ossea del naso in quanto ciò non aiuta a bloccare la perdita né a favorire la cicatrizzazione dei vasi sanguigni.

 

I consigli per prevenire il sanguinamento

 

Tra le cause scatenanti l’epistassi nei bambini rientra, in primo luogo, la secchezza della mucosa (il rivestimento interno) del naso. Per evitarla, prevenire o diminuire gli episodi di perdita di sangue dal naso vanno messe in atto alcune misure preventive. Eccole:


- mantenere l’ambiente sufficientemente umido ricorrendo ad appositi apparecchi, gli umidificatori, da attivare durante la notte nella cameretta del bambino. Una soluzione alternativa consiste nello stendere sui caloriferi panni o asciugamani bagnati;


– nel corso dell’estate evitare un’eccessiva esposizione al sole se gli episodi di epistassi nel bimbo sono molto frequenti. Il calore del sole, infatti, aumenta la vasodilatazione e, di conseguenza, l’afflusso di sangue;


– applicare pomate a base di vaselina sulle pareti interne (quelle centrali) del naso per impedire che la mucosa si secchi troppo.

 

Quando consultare il pediatra

 

È consigliabile consultare il pediatra quando:


- la fuoriuscita di sangue interessa entrambe le narici: se a provocare l’epistassi è la rottura di un vaso sanguigno, infatti, il sangue di norma dovrebbe uscire da una sola narice. La fuoriuscita bilaterale può segnalare invece un disturbo diverso che necessita dell’immediato parere del medico;


– il sanguinamento è molto intenso e persistente (oltre i 10-15 minuti). Il pediatra potrebbe in tal caso somministrare al bambino un farmaco per restringere i vasi sanguigni (un vasocostrittore);


– anche dopo l’uso del farmaco la perdita non si interrompe: è meglio portare il piccolo al Pronto Soccorso per verificare le cause del disturbo e intervenire in modo adeguato.

In breve

MOLTO FREQUENTE NEI BAMBINI

 
L’epistassi è un problema molto frequente nei bambini e colpisce soprattutto i maschietti. Nella maggior parte dei casi la fuoriuscita del sangue è dovuta alla fragilità e dunque alla conseguente rottura dei vasi sanguigni del naso. Il problema tende a risolversi da solo con la pubertà, ovvero intorno ai 14 anni di età.
 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti