L’amore per il rischio si “impara” da piccoli

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 14/05/2019 Aggiornato il 14/05/2019

I bambini sono più spericolati degli adulti, ma alcuni lo sono più di altri. L’amore per il rischio, infatti, è influenzato dall’ambiente e dalla cultura

L’amore per il rischio si “impara” da piccoli

Non solo i genitori, ma chiunque abbia trascorso un po’ di tempo con un bimbo di pochi anni lo sa benissimo: i bambini hanno un senso del pericolo tutto loro e si lanciano in avventure che agli occhi dell’adulto appaiono ai limiti della sicurezza. Eppure, a dispetto di quanto si crede comunemente, l’amore per il rischio non è innato: non nasce cioè con il bambino. Si sviluppa dopo ed è molto influenzato dall’ambiente esterno. Ecco perché alcuni piccoli sono decisamente più “pazzerelli” e spregiudicati di altri. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un’équipe di ricercatori cinesi, di Shanghai, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).

Lo studio in Cina

Lo studio ha coinvolto due gruppi di bambini cinesi della prima elementare nella stessa scuola, ma che appartenevano a due diverse culture: uno era parte della popolazione dalla tradizione matriarcale Mosuo e uno della tradizione patriarcale Han. Gli autori, durante i primi giorni di scuola, hanno invitato i bambini a partecipare a un gioco simile alla nostra lotteria e hanno osservato il loro comportamento, per vedere se e come si prendevano dei rischi. Quindi li hanno seguiti per diverso tempo e dopo alcuni mesi li hanno nuovamente invitati a giocare. Lo scopo era capire se con l’inizio della scuola e, dunque, con il cambio di ambiente e con l’esposizione ad altre culture, il senso personale del pericolo e del rischio si era modificato.

La cultura ha una grande influenza

Analizzando i risultati, gli studiosi hanno notato che, all’inizio della scuola, l’amore per il rischio era più sviluppato nelle alunne femmine di cultura Mosuo rispetto ai bambini maschi della stessa cultura. Nell’etnia Han, invece, era vero l’inverso: a essere più spericolati erano i maschi. Le cose, però, sono cambiate nel tempo: a distanza di qualche mese, le differenze fra le femmine delle due popolazioni si sono attenuate. Quelle Mosuo sono diventate più prudenti e quelle Han un po’ meno trattenute. “C’è stata una convergenza: il loro atteggiamento nei confronti del rischio è diventato più simile man mano che passavano tempo insieme” hanno spiegato gli autori.

I bambini vanno spronati

Stando a questi risultati, dunque, possiamo dire che non è vero che l’amore per il rischio è innato, al contrario può essere influenzato in giovane età. Per esempio, dal fatto di vivere ogni giorno a stretto contatto con altre culture. Considerato che precedenti studi avevano evidenziato che le donne sono più avverse al rischio rispetto agli uomini, cioè sono più inclini ad accontentarsi piuttosto di rischiare, e che questo potrebbe essere uno dei motivi alla base delle differenze salariali di genere, i ricercatori cinesi hanno concluso che si dovrebbe fare il possibile per spingere le femmine a osare di più. “Se si portassero le donne a scegliere percorsi di carriera più rischiosi ma più remunerativi si potrebbe anche ridurre in parte il divario retributivo di genere” hanno affermato.

 

 

 
 
 

Da sapere!

I genitori dovrebbero cercare di non trasmettere al proprio bambino ansie e paure, ma dovrebbero incoraggiarlo a esprimersi e a esplorare. Senza mai dimenticarsi però che i bimbi hanno una concezione particolare del senso di pericolo e di rischio, per cui devono sempre vigilare sul loro operato.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti