Più facile imparare le lingue nei primi quattro anni di età

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/12/2013 Aggiornato il 11/12/2013

Un recente studio dimostra che fino ai quattro anni il cervello è particolarmente “malleabile”, per cui il bimbo riesce a imparare le lingue con più facilità

Più facile imparare le lingue nei primi quattro anni di età

È ormai da diversi anni che gli esperti sostengono che imparare le lingue da piccoli sia più facile. Ma fino a ora non erano state individuate soglie di tempo precise. Un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori britannici e americani, del King’s College di Londra e della Brown University a Rhode Island, pubblicato sul Journal of Neuroscience, aiuta a fare chiarezza.

Da adulti diventa più difficile

Da piccoli il processo di apprendimento del linguaggio è gestito, in particolare, dalla cosiddetta “memoria procedurale”: la stessa che si attiva quando si imparano gesti più meccanici, come l’andare in bicicletta o il giocare a pallone. Si tratta cioè di un processo automatico, che non richiede sforzi, così come avviene per la lingua madre: non serve studiare i verbi o le parole, tutto si impara senza difficoltà. Da adulti, invece, le cose cambiano. Infatti, il cervello è costretto a lavorare di più per apprendere le lingue, chiamando in causa anche altre aree, come quelle del lobo frontale, dalle quali dipendono funzioni complesse come l’attenzione.

Sottoposti a risonanza magnetica

Lo studio ha riguardato 108 bambini di massimo sei anni. Gli autori li hanno sottoposti a una risonanza magnetica del cervello. Hanno così scoperto che dopo i quattro anni i nervi cerebrali hanno una disposizione consolidata e stabile, più fissa. Gli studiosi hanno dedotto che le aree del linguaggio sono particolarmente flessibili e plasmabili fino ai quattro anni. Esiste quindi un momento “magico” in cui il cervello è in condizioni ottimali per imparare le lingue. Superata questa soglia è sempre possibile apprendere molto bene una seconda lingua, magari anche diventando bilingui, ma con uno sforzo e una applicazione ben diversi, che aumentano con il crescere dell’età. Questo studio suggerisce che anche per quanto riguarda i problemi del linguaggio c’è una finestra critica: è utile, quindi, intervenire prima dei quattro anni. 

 

In breve

A VOLTE PUO’ ESSERCI UN RIFIUTO

Ci sono momenti passeggeri, in cui il bambino può mostrare una sorta di rigetto nei confronti delle lingue straniere. Non bisogna preoccuparsi, si tratta di fenomeni normali, legati allo sviluppo della competenza linguistica e comunicativa. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cisti del dotto tireoglosso in una bimba di due anni: si deve operare?

30/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Alessia Bertocchini

Le cisti del dotto tireoglosso vanno sempre rimosse chirurgicamente, quando farlo dipende dal numero di infiammazioni a cui vanno incontro. La decisione spetta comunque al chirurgo pediatra.   »

Broncospasmo: c’è un modo per prevenirlo?

29/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

ll respiro con sibilo espiratorio spesso è legato a un'infezione virale respiratoria ed è molto comune nei bambini piccoli. Tende a sparire in età scolare ma se persiste rende oppurtuno effettuare un test cutaneo per le allergie.   »

Mancato concepimento: può essere colpa di un’incompatibilità di coppia?

29/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

L'ipotesi che la gravidanza non si avvi a causa di un'incompatibilità di coppia è attraente per chi si occupa di infertilità, ma non ha alcun fondamento scientifico. Almeno per quanto si è scoperto fino a ora.   »

Dubbio sul valore dell’alfafetoproteina in gravidanza

22/05/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il dosaggio dell'alfafetoproteina con il miglioramento delle tecnica ecografica ha perso significato come indagine per individuare alcune malformazioni del feto, come la spina bifida.   »

Fai la tua domanda agli specialisti