Se i bambini russano nel sonno spesso è colpa delle adenoidi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/06/2019 Aggiornato il 04/06/2019

Russare di notte è comunemente inteso come un problema degli adulti. Eppure non è così raro che anche i bambini piccoli russino nel sonno. Ecco le cause principali

Se i bambini russano nel sonno spesso è colpa delle adenoidi

I bambini russano di notte? Può essere colpa di un semplice raffreddore, ma se capita spesso la colpa è delle adenoidi ingrossate. Circa due bambini su tre, infatti, hanno un sonno rumoroso. Può essere colpa di un semplice raffreddore, ma se un bambino russa tutte le notti, secondo gli esperti fra le possibilità più frequenti vi è un ingrossamento, anche detto ipertrofia, delle adenoidi che, poste in una strettoia fra naso e gola, possono ingombrarla e rendere difficile il respiro.

Le adenoidi causa di russamento

Nei primi 2 anni di vita i problemi di russamento e apnee notturne interessano dal 3 al 27% dei bambini fino ai 6 anni. Secondo gli esperti le cause principali dei problemi respiratori nel sonno sono generalmente le adenoidi o le tonsille ingrossate. Se le adenoidi impediscono una corretta respirazione durante il sonno dei bambini possono portare a un disturbo del sonno, detto “sindrome da apnea notturna”. Spesso i genitori non se ne accorgono perché il bambino non si sveglia, smette di respirare per pochi secondi, poi senza rendersene conto, cambia posizione, risistema l’ingombro e riprende a russare. Niente di grave se l’episodio è isolato. Se, invece, in una notte le apnee si susseguono, al mattino il piccolo sarà sonnolento e svogliato.

Fanno parte del sistema linfatico

Dall’aspetto un po’ disordinato di piccolo cespuglio, le adenoidi sono un ammasso di tessuto linfatico, risorsa importantissima per la difesa dell’organismo.  Il tessuto linfatico delle adenoidi, insieme a quello delle tonsille e ai linfonodi del collo, infatti è la sentinella all’ingresso del nostro corpo: riconosce ogni molecola estranea, come virus e batteri, e produce gli anticorpi per bloccarla e proteggere dalle infezioni le basse vie respiratorie.

Come affrontare il problema

Che fare, quindi, quando si sospetta un ingrossamento delle adenoidi? La regola numero uno è lavare il nasino con soluzioni saline (ottima ed economica la soluzione fisiologica) più volte al giorno, soprattutto nei bambini che non sono ancora capaci di soffiarselo, in modo da mantenerlo pulito e impedire lo sviluppo di germi; soffiare spesso il naso al piccolo; farlo dormire leggermente sollevato, magari con un cuscino sotto il materasso per favorire la respirazione notturna; fargli bere molti liquidi per mantenere le secrezioni nasali più fluide e quindi più facilmente eliminabili.  

 

 
 
 

In breve

INFORMARE IL PEDIATRA

È importante osservare i bambini durante il sonno per poter riferire al pediatra se russano anche quando non sono raffreddati, se respirano solo con la bocca, se hanno momenti di apnea notturna e quanto durano. Queste informazioni saranno molto utili al medico per stabilire l’entità del problema e decidere se è il caso di intervenire chirurgicamente.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti