Il trauma cranico può essere individuato dal test dell’udito!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/02/2017 Aggiornato il 15/02/2017

Il modo in cui il cervello risponde a precisi stimoli uditivi potrebbe aiutare a diagnosticare il trauma cranico, anche senza ricorrere a esami più invasivi. Ecco come

Il trauma cranico può essere individuato dal test dell’udito!

Si tratta di un disturbo abbastanza frequente nei bambini. Infatti, non è raro che, giocando o facendo sport, i bimbi cadano e si procurino un trauma cranico, fortunatamente nella maggior parte dei casi lieve. Anche gli incidenti stradali sono una causa comune di commozione cerebrale. La diagnosi si basa innanzitutto sui sintomi e, a volte, sull’esecuzione di esami come Tac e risonanze magnetiche. In futuro, però, potrebbe essere più facile diagnosticare questa condizione. Un recente studio, infatti, ha scoperto che un test dell’udito può aiutare a individuare le commozioni cerebrali.

Uno studio sui bambini

La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori statunitensi, della Northwestern University, ed è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Ha coinvolto 20 bambini con trauma cranico e 20 bambini sani. Tutti sono stati sottoposti a un test dell’udito. In più, contemporaneamente, a uno studio delle risposte cerebrali attraverso alcuni elettrodi applicati sulla testa e collegati a uno speciale macchinario. Lo scopo era capire se l’esposizione a determinati suoni determini comportamenti a livello cerebrale differenti a seconda che sia presente una commozione cerebrale o meno.

Un test molto sensibile

Dall’analisi dei risultati è emerso che le attivazioni cerebrali che si sono verificate in risposta a stimoli uditivi complessi, come il parlato, sono state diverse nei due gruppi. Nei bambini con trauma cranico, infatti, le risposte sono state più lente e piccole. Il test è risultato molto sensibile e attendibile. Ha consentito di identificare i bambini con trauma cranico con un’accuratezza del 90% (18 bambini su 20) e i bambini del gruppo di controllo (quindi non andati incontro a concussione) con un’accuratezza del 95% (19 su 20).  

Valido anche per capire il recupero

Per avere un’ulteriore prova dell’efficacia del test, i ricercatori lo hanno ripetuto a distanza di 27 giorni. Hanno così scoperto che nei bambini che avevano subito il trauma cranico i sintomi erano migliorati. L’attività elettrica del cervello, di conseguenza, in risposta all’ascolto di una voce si era quasi normalizzata. Quindi, il miglioramento della sintomatologia stava andando di pari passo a quello dell’elaborazione uditiva. Gli studiosi hanno concluso che un test dell’udito può essere un biomarcatore efficace per la presenza e la gravità del trauma cranico.

 

 

 
 
 

Da sapere

 

I SINTOMI PRINCIPALI

Per trauma cranico si intende una lesione alla testa determinata da un danno improvviso. Si manifesta con una serie di sintomi come mal di testa, confusione mentale, sonnolenza, visione doppia, vomito, perdita di coscienza.

 

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