Anoressia e bulimia: i sintomi nei bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/09/2015 Aggiornato il 01/09/2015

I disturbi del comportamento alimentare sono sempre più precoci. Ci sono bambine che soffrono di anoressia e bulimia già a 8 anni. Ecco i campanelli di allarme

Anoressia e bulimia: i sintomi nei bambini

Fino a qualche anno fa si manifestavano soprattutto a partire dall’adolescenza e dalla prima età adulta. Oggi, invece, anoressia e bulimia colpiscono anche le bambine, addirittura fin dagli otto anni d’età. A dirlo sono gli esperti che nelle scorse settimane si sono riuniti a Roma per il 71° Congresso della Società Italiana di Pediatria (Sip).

In aumento e più precoce

Durante una sessione dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, i pediatri della Sip hanno spiegato che la letteratura scientifica degli ultimi anni dimostra che anoressia e bulimia sono sempre più precoci. In Italia la conferma arriva dalla Ricerca Nazionale sui DCA del Ministero della Salute che ha coinvolto 1.380 preadolescenti e adolescenti di età compresa tra gli 8 e i 17 anni. Ebbene, stando ai dati raccolti, in alcune bambine di otto anni sono già presenti i primi sintomi di queste malattie. Complessivamente, nel nostro paese sono due milioni i giovani interessati da queste problematiche.

Attenzione tra gli 8 e i 10 anni

Alla luce di questa situazione, gli specialisti invitano genitori e colleghi a non sottovalutare eventuali campanelli di allarme. “Tra gli 8 e i 10 anni c’è quella che potremmo definire ‘l’età del sospetto’, in cui si manifestano i primi segni del problema. Se si riesce a intercettarli subito i ragazzi recuperano” ha affermato Giampaolo De Luca, vicepresidente della Società italiana di medicina dell’adolescenza e presidente della Sip sezione Calabria.

Allarme se…

Ecco a che cosa fare attenzione fin dall’infanzia. Innanzitutto ansia, poi modifiche nel comportamento, tendenza a chiudersi in se stessi, isolamento, abitudine di nascondere ciò che si fa, episodi di autolesionismo, esagerata attività fisica. È importante anche fare attenzione al modo in cui la bambina mangia: lo sminuzzare il cibo in pezzi piccolissimi, il mangiare lentamente, l’esclusione di alcuni alimenti, l’assunzione di molta acqua, un uso frequente del bagno, specie dopo i pasti sono tutti atteggiamenti da non sottovalutare.

Alla base non solo fattori genetici

Le cause di anoressia e bulimia non sono ancora del tutto conosciute. Sicuramente esistono dei fattori di rischio, come l’insoddisfazione per il proprio corpo, l’ambiente familiare (in particolare, giocano un ruolo importante la depressione materna e il conflitto generazionale), il sovrappeso, la scarsa autostima. È stato dimostrato che esiste anche una predisposizione genetica. In ogni caso, la guarigione è possibile: si calcola che la remissione a cinque anni dell’anoressia sia del 66,8% contro il 45% della bulimia.

 

 
 
 

da sapere!

NON SOLO ANORESSIA

Anoressia e bulimia non sono gli unici disturbi del comportamento alimentare che colpiscono i ragazzi. Ultimamente stanno aumentando anche i casi di disfagia, cioè la difficoltà a deglutire, il selective eating, l’alimentazione selettiva e il Faed, food avoidance emotional disorder, disturbo emotivo da evitamento del cibo, simile all’anoressia ma più centrato sul disordine emotivo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti