Autismo: funziona il trapianto della flora intestinale?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/03/2017 Aggiornato il 15/03/2017

L’autismo potrebbe essere associato alla salute della flora intestinale e il trapianto fecale potrebbe migliorare la malattia. Ecco come

Autismo: funziona il trapianto della flora intestinale?

La flora batterica intestinale svolge un ruolo molto importante sulla salute: se è in equilibrio tutto l’organismo sta bene. Al contrario, se subentra un’alterazione, possono comparire conseguenze a diversi livelli. Addirittura, la flora intestinale potrebbe avere un legame con l’autismo. A suggerirlo è uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, della Ohio State University.

Un legame sempre più probabile

L’autismo è una sindrome comportamentale dalle cause in larga parte sconosciute. Sicuramente, ha una base genetica, ma a oggi non sono stati identificati esattamente i meccanismi scatenanti. Già in passato alcuni studi avevano ipotizzato un legame con le alterazioni della flora batterica intestinale.

Un meccanismo complesso

La flora batterica intestinale è un ecosistema complesso che comprende moltissime specie batteriche differenti, sia ad azione nociva sia ad azione protettiva. Nelle situazioni di normalità, queste specie sono in equilibrio fra loro. Da questo equilibrio dipende il buon funzionamento dell’intestino e di tutto l’organismo. I batteri nel loro insieme, infatti, svolgono una serie di azioni importantissime. Quando l’equilibrio viene meno e i batteri “cattivi” prendono il sopravvento, possono subentrare tante problematiche differenti, sia a livello locale sia su tutto l’organismo.

L’esperimento su 18 bambini autistici

La nuova ricerca ha riguardato 18 bambini autistici fra i 7 e gli 11 anni. Per prima cosa i medici hanno “pulito” il loro intestino sottoponendoli a una serie di clisteri e a un ciclo di antibiotici. In un secondo momento, hanno applicato il cosiddetto “trapianto fecale”, hanno cioè somministrato loro una nuova flora intestinale ottenuta da donatori sani. Al termine del trattamento, durato diverse settimane, hanno eseguito una serie di test per valutarne le condizioni.

Risultati promettenti

Analizzando i risultati, si è visto che il trapianto di flora intestinale da donatore sano ha avuto effetti benefici sull’ autismo. Infatti, al termine del trattamento sia le condizioni intestinali sia alcune manifestazioni tipiche dell’autismo, come le difficoltà relazionali e i problemi del sonno, erano migliorati. Gli esperti hanno concluso che, sebbene la casistica considerata sia limitata, i risultati sono comunque importanti e incoraggiano nuovi studi in questo ambito.

 

 

 
 
 

In breve

L’AUTISMO PUO’ ASSOCIARSI A DISTURBI INTESTINALI

Non è la prima volta che viene dimostrato un legame fra autismo e alterazioni della flora batterica. Era già emerso che le persone autistiche sono soggette ad alterazioni della flora intestinale e manifestano spesso vari disturbi a carico dell’intestino, come diarrea ricorrente e costipazione.

 

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