Bambini: attenzione alla troppa tecnologia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/01/2014 Aggiornato il 16/01/2014

Secondo i ricercatori, oggi i bambini, fra tv, pc, tablet e smartphone, rischiano di fare “indigestione” di tecnologia 

Bambini: attenzione alla troppa tecnologia

Fin da quando sono piccolissimi, i nativi digitali sono “bombardati” dalla tecnologia. Fra tv, computer, smartphone e tablet passano gran parte del loro tempo connessi a internet ed esposti ai media. Con una serie di rischi. La conferma arriva dagli esperti dell’American academy of pediatrics (Aap) che hanno pubblicato una guida in proposito per genitori, pediatri e scuole.


Dati allarmanti

Secondo gli esperti americani, l’uso della tecnologia fra i ragazzini è sempre più diffuso. I bambini dagli 8 ai 10 anni dedicano fino a otto ore al giorno a tv, pc e cellulari. E più si cresce più il tempo riservato ai mezzi digitali aumenta. Gli adolescenti spendono anche 11 ore al giorno chattando, navigando, twittando, mandando sms. In media, durante l’infanzia e l’adolescenza, l’esposizione ai media è di 24 ore alla settimana. In Italia la situazione non è molto migliore. La Società italiana pediatria (Sip) rivela che anche i “nostri” adolescenti passano troppo tempo davanti agli schermi, “in media tre-quattro ore al giorno che, sommate alle ore passate seduti a scuola, quelle per i compiti e i pasti, diventano oltre 11 ore passate seduti”.

I consigli per i genitori

La tecnologia non è negativa a priori, ma se è utilizzata in modo eccessivo e senza regole può esporre a una serie di rischi. Infatti, può causare disturbi del comportamento, interferire con le relazioni sociali, abbassare il rendimento scolastico, addirittura creare dipendenza. Ecco perché gli esperti invitano a fare attenzione. Nella guida, i pediatri statunitensi consigliano una serie di strategie semplici ma efficaci. Innanzitutto, è importante che i genitori impongano dei limiti di tempo e soprattutto vietino l’uso dei mezzi digitali durante i pasti e nelle ore serali. In linea di massima, i bambini non dovrebbero usare pc, tv, tablet e cellulari per più di una-due ore al giorno. Sotto i due anni, meglio, non proporli affatto. In secondo luogo, è essenziale che mamma e papà controllino i siti e le chat frequentate dai figli e discutano con loro di contenuti, rischi e vantaggi. Infine, devono dire no alla tv in camera.

Che cosa possono fare i pediatri

Per quanto i pediatri, l’Aap li invita a non sottovalutare questo aspetto. L’ideale è che, durante le normali visite di controllo, chiedano quanto tempo i bambini spendono davanti ai media e se hanno una tv o il computer in camera. 

In breve

LE POSSIBILI CONSEGUENZE

Gli esperti ricordano che l’uso eccessivo della tecnologia è associato a obesità, perdita di sonno e comportamenti aggressivi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Genitori RH+: è possibile che abbiano un figlio RH-?

28/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non c'è nulla di strano nell'eventualità in cui nasca un bambino con fattore RH negativo da genitori RH positivo. Accade quando mamma e papà sono portatori (senza saperlo) dell'allele negativo.  »

Negativa al rubeo test: che fare in vista di una gravidanza?

27/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Prima di avviare una gravidanza se non si è immunizzate nei confronti della rosolia è opportuno vaccinarsi. Dopo la vaccinazione per "cercare un bambino" è bene attendere due mesi.   »

Ipercheratosi emersa dal pap test

11/09/2023 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

L'ipercheratosi è l'aumento della componente cheratinica della parete cellulare. Se viene evidenziata dal pap test richiede di ripetere l'indagine dopo sei mesi.  »

Fai la tua domanda agli specialisti