Bambini iperconnessi: primo smartphone a dieci anni

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/03/2017 Aggiornato il 23/03/2017

Scende a nove anni l'età dell'apertura del primo profilo social. Ecco le nuove malattie legate ai bambini iperconnessi

Bambini iperconnessi: primo smartphone a dieci anni

Quasi la totalità degli adolescenti tra i 14 e i 19, per la precisione il 98%, è in possesso di uno smartphone già a partire dai 10 anni d’età. Si abbassa, dunque, l’età dei bambini iperconnessi, dell’uso del primo cellulare, del primo accesso a internet e dell’apertura del primo profilo social: attualmente si aggira intorno ai 9 anni. I dati arrivano da un’indagine effettuata dall’Osservatorio Nazionale adolescenza su un campione di oltre ottomila adolescenti tra gli 11 e i 19 anni di circa 18 regioni.

Qualcuno già a 2 anni

In generale, emerge che molti ragazzi hanno avuto precocemente tra le mani i vari dispositivi tecnologici: 3 adolescenti su 10 hanno, infatti, avuto modo di utilizzare uno smartphone direttamente nella primissima infanzia, già a partire dai due anni di età.

Sui social a 12 anni

Il 77% dei preadolescenti ha almeno un profilo sui social network, percentuale che sale al 95% nel caso degli adolescenti. Il primo profilo è stato aperto intorno ai 12 anni e la maggior parte di loro arriva a gestire in parallelo più profili, fino a 5-6, insieme a 2-3 applicazioni di messaggistica istantanea. Il 69% degli adolescenti ha un profilo su Facebook, il 67% su Instagram, il 66% su YouTube, il 47% su Snapchat, il 22% su Ask, il 16% su Twitter e il 15% su Tumblr. Diverse applicazioni social risultano sconosciute ai genitori, e questo permette ai ragazzi di essere meno controllati.

Nomofobia e vamping

La tendenza che oggi accomuna quasi tutti gli adolescenti è quella di tenere a portata di mano lo smartphone per quasi tutto il giorno, notte compresa. Per molti ragazzi all’idea di essere “tagliati fuori” si scatena una sorta di fobia: si chiama FOMO, dall’inglese Fear of Missing Out (letteralmente, paura di essere tagliato fuori), ed è una nuova patologia legata all’abuso dello smartphone. Si parla invece di nomofobia (no-mobile-phone) quando all’idea di rimanere senza telefono o senza connessione a internet si prova eccessiva paura o terrore, tendenza che accomuna quasi 8 adolescenti su 10 (e questa condizione genera ansia, rabbia e fastidio nella metà dei casi; questo fenomeno è meno diffuso tra i più bambini iperconnessi, che si fermano ancora al 60% e solo il 32% sperimenta alti livelli di ansia e preoccupazione). Sei adolescenti e quattro preadolescenti su dieci, infine, sono vittime del vamping, l’abitudine di trascorrere molte ore notturne sui social media.

Difficoltà di concentrazione

Tutti questi comportamenti, spiegano gli esperti, vanno a influenzare negativamente la qualità e la quantità del sonno e vanno a interferire sulle attività quotidiane dei ragazzi, fino a determinare importanti difficoltà di concentrazione e di attenzione che possono gravare sul rendimento scolastico, favorire l’insorgenza di stati ansiosi e intaccare l’umore.

 

 

 
 
 

In breve

PREOCCUPA ANCHE LA “LIKEMANIA”

3 adolescenti su 10 soffrono di “likemania”: per loro è molto importante il numero dei like ricevuti, al punto che tanti like e tante approvazioni accrescono l’autostima e quindi la sicurezza personale, mentre commenti dispregiativi e pochi like condizionano l’umore e l’autostima in negativo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti