Bambini tra tablet e pc: ma sanno ancora scrivere?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/12/2015 Aggiornato il 01/12/2015

La tastiera sostituisce sempre più l’uso di carta e penna per appuntare parole e pensieri. Ma è sempre positivo per la formazione e la crescita dei bimbi?

Bambini tra tablet e pc: ma sanno ancora scrivere?

Sono lontani i tempi in cui i primi insegnamenti si costruivano davanti a un foglio di carta. Oggi smartphone e tablet hanno anticipato di molto l’inizio dell’apprendimento per i piccoli, ma a quali rischi?

Generazione di nativi digitali

Per i bambini di oggi, i cosiddetti nativi digitali, quelli che già piccolissimi smanettano sul tablet, le cose vanno in maniera diversa. Addirittura circolano app e smartphone creati apposta per bimbi dai tre anni in su. Mettendo da parte i discorsi se sia giusto oppure no, c’è un dato certo: saltare il passaggio della scrittura a mano è un attentato alla crescita dei bambini.

L’allarme degli esperti

Colori, carta e penna sono importantissimi per un corretto sviluppo sin dalle primissime fasi ed evitare problemi a scuola di disturbi di apprendimento. A lanciare il monito sono l’Agi, Associazione grafologia italiana, e Giunti editore che hanno interpellato insegnanti, genitori e operatori scolastici nell’incontro“Scuola e Scrittura: è sempre facile imparare”? In ballo c’è il futuro della formazione scolastica da rivedere nel contesto odierno per prevenire i disturbi di apprendimento, ma anche la valorizzazione della scrittura come strumento di crescita e di apprendimento.

Importante per la crescita

La scrittura a mano è una vera e propria abilità. Si attiva una relazione mente-braccio fondamentale per lo sviluppo psicomotorio e di coordinamento.  I bambini che scrivono a mano non solo imparano a leggere più velocemente ma esprimono anche più idee. Scrivendo a mano libera, producono parole più velocemente di quanto possano fare sulla tastiera e, di conseguenza, il cervello viene allenato di più al ragionamento. E questo discorso può estendersi anche  i più grandicelli. Non è forse vero che gli studenti di qualunque età imparano meglio quando prendono appunti a mano?

L’importanza degli insegnanti

Gli insegnanti hanno un ruolo importantissimo nell’osservare i bambini sin dai primi momenti di apprendimento per individuare le capacità e i deficit per avere una formazione adeguata. “Scrivere a mano è un’abilità complessa e non spontanea, va insegnata e non sempre i metodi di insegnamento rispettano le tappe di crescita degli alunni. – spiega Maria Teresa Morasso, grafologa ed educatrice della scrittura – . Per imparare a scrivere, utilizzando correttamente braccio, mano, dita, è bene partire dal movimento del corpo, attraverso il gioco e il piacere di scoprire la propria capacità di rapportarsi all’ambiente”.

 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

 Il 62 per cento dei bambini tra i sette e undici anni ha un telefonino. Il 17,6 per cento ha un cellulare prima dei sette anni.

 

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