Non è vero che più attività strutturate si fa fare a dei bambini, più si favorisce lo sviluppo della loro intelligenza. Le ricerche dicono l’esatto opposto. Costringere i piccoli a seguire troppe attività non solo è poco utile, ma anche controproducente. La conferma arriva per esempio da uno studio condotto da un team di ricercatori americani, della University of Colorado, pubblicato sulla rivista Frontiers of Psychology.
Analizzati a 6 anni
La ricerca ha riguardato 70 bambini di sei anni. Gli autori hanno invitato i loro genitori a tenere un diario su tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche seguite dai figli. Quindi, hanno diviso i partecipanti in due gruppi: uno era composto da bambini che avevano molto tempo libero a disposizione, l’altro da bimbi che partecipavano a parecchi corsi. In un secondo momento, tutti i piccoli sono stati sottoposti ad alcuni test cognitivi, in grado di analizzarne l’autonomia nello svolgimento di compiti pratici e nel raggiungimento di obiettivi precisi.
Sì al tempo libero
Dall’analisi dei risultati, è emerso che i bambini che non avevano tempo libero da spendere come meglio credevano, perché impegnati in vari corsi, avevano ottenuto punteggi inferiori ai test cognitivi rispetto agli altri. Gli esperti hanno concluso che lasciare che i propri figli si “annoino” un po’ non è un male, anzi. Probabilmente, il fatto di dover decidere in completa autonomia che cosa fare aumenta anche l’indipendenza nella vita di tutti i giorni e la capacità di raggiungere i propri obiettivi.
ATTENZIONE!
CHE COSA FAR FARE AI BAMBINI
Secondo questo studio, la lettura di libri di vario tipo, i giochi con gli amici e in autonomia, il tempo trascorso al parco giochi sono molto importanti per la crescita dei bambini e non andrebbero mai evitati
Fonti / Bibliografia
- Frontiers | Less-structured time in children's daily lives predicts self-directed executive functioning | PsychologyExecutive functions (EFs) in childhood predict important life outcomes. Thus, there is great interest in attempts to improve EFs early in life. Many interventions are led by trained adults, including structured training activities in the lab, and less-structured activities implemented in schools. Such programs have yielded gains in children's externally-driven executive functioning, where they are instructed on what goal-directed actions to carry out and when. However, it is less clear how children's experiences relate to their development of self-directed executive functioning, where they must determine on their own what goal-directed actions to carry out and when. We hypothesized that time spent in less-structured activities would give children opportunities to practice self-directed executive functioning, and lead to benefits. To investigate this possibility, we collected information from parents about their 6–7 year-old children's daily, annual, and typical schedules. We categorize...