Inquinamento: gli effetti sulla memoria dei bambini

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 17/07/2019 Aggiornato il 17/07/2019

Uno studio dimostra che l’inquinamento incide sulle capacità cognitive dei bambini, minando la loro memoria

Inquinamento: gli effetti sulla memoria dei bambini

L’esposizione all’inquinamento in gravidanza e nei primi anni di vita potrebbe essere associata a una riduzione della memoria dei bambini maschi. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives dai ricercatori spagnoli del Barcelona Institute for Global Health di Barcellona, secondo cui i bimbi che fin dalla tenera età hanno respirato aria inquinata avrebbero maggiori probabilità di manifestare anche un calo dell’attenzione esecutiva.

Colpiti i maschi

Lo studio ha coinvolto 2.221 bambini di età compresa tra 7 e 10 anni, invitati a eseguire dei test diretti a valutarne le abilità cognitive. Inoltre, i ricercatori hanno calcolato l’esposizione dei bambini all’inquinamento atmosferico durante la gravidanza e durante l’infanzia, utilizzando un modello matematico basato su misurazioni reali. Al termine dell’indagine, è emerso che l’esposizione a materiale particolato con un diametro inferiore a 2,5 μm  (Pm 2,5) dalla gestazione fino all’età di 7 anni era associata a punteggi inferiori negli esercizi riguardanti la memoria di lavoro – che consiste nella memorizzazione temporanea di informazioni per la successiva manipolazione – nei ragazzini di sesso maschile. Gli autori spiegano che l’origine di questa differenza potrebbe essere dovuta a vari meccanismi ormonali e genetici, che potrebbero permettere alle bambine di reagire meglio ai processi infiammatori innescati dal particolato fine.

Altri danni

Inoltre, lo studio ha dimostrato che l’esposizione all’inquinamento atmosferico era associata non solo a deficit di memoria dei bambini, ma anche a una riduzione dell’attenzione esecutiva – che risulta coinvolta nelle forme di attenzione di alto livello, come il rilevamento e la risoluzione dei conflitti, l’individuazione degli errori e la regolazione di pensieri e sentimenti – nei bambini di entrambi i sessi.

L’allarme dell’Unicef

L’emergenza inquinamento preoccupa le istituzioni. Secondo l’Unicef, circa 300 milioni di bambini in tutto il mondo vivono in aree in cui l’inquinamento atmosferico è almeno 6 volte maggiore rispetto ai limiti internazionali fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità, di conseguenza respirano aria tossica e ciò mette a rischio la loro salute e il loro sviluppo cerebrale.

 
 
 

Da sapere!

L’inquinamento rappresenta una minaccia per oltre il 90% dei bambini di tutto il mondo: influisce sul loro neurosviluppo e sulle loro capacità cognitive.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti