Iperattività nei bambini: meno farmaci con un approccio adeguato

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/07/2013 Aggiornato il 16/07/2013

In Lombardia si registra una bassa incidenza di iperattività nei bambini e di uso dei farmaci. Secondo gli esperti, è tutto merito di uno specifico progetto, unico al mondo

Iperattività nei bambini: meno farmaci con un approccio adeguato

Nel 2012, solo 339 bambini lombardi hanno ricevuto una diagnosi di ADHD, conosciuto anche come disturbo da iperattività e, di questi, solo il 14% è stato trattato con i farmaci. Numeri davvero incoraggianti che per gli esperti sono frutto di uno specifico progetto, a tutt’oggi unico anche a livello internazionale, sostenuto dall’Assessorato regionale alla Sanità.

Il progetto lombardo

Il progetto, che è durato tre anni e sta per concludersi, si è articolato in tre punti. Innanzitutto, è stato costruito e poi continuamente aggiornato un Registro regionale per l’ADHD. Grazie a questo strumento, sono state raccolte informazioni approfondite sui bisogni assistenziali dei bambini con iperattività e i percorsi di cura ricevuta, inclusi i tipi di farmaci. In secondo luogo, si è cercato di favorire diagnosi e interventi più tempestivi e appropriati attraverso la formazione degli operatori sanitari e la sensibilizzazione della popolazione. Infine, tutti i Centri di riferimento della Regione hanno condiviso percorsi di riferimento comuni, volti a garantire approcci e gestioni più omogenei. Va ricordato, infatti, che in Lombardia sono presenti 18 Centri di riferimento per l’ADHD.

I dati del 2012

Nel corso del 2012, sono stati registrati 55.093 accessi alle 18 Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza da cui dipendono i Centri. Tradotto in percentuali, questo significa che il 73% dell’intera popolazione regionale di 6-17 anni si è rivolta ai servizi regionali di neuropsichiatria. Gli accessi ai Centri per l’iperattività nei bambini sono stati 1.635 (pari al 3%). Dei 510 nuovi casi di sospetta ADHD (31% degli accessi), sono 339 (66%) sono stati confermati. Di questi, solo 48 (14%) hanno ricevuto una terapia con farmaci psicostimolanti in associazione con una terapia psicologica spesso rivolta anche alla famiglia.

I numeri delle altre regioni

Se in altri contesti nazionali e internazionali, l’incidenza di ADHD nei bambini è stimata intorno all’1-8%, in Lombardia i pazienti con ADHD sono solo il 2 per mille della popolazione di 6-17 anni. Anche la prescrizione di psicofarmaci è considerevolmente inferiore rispetto ad altre realtà.

 

 

In breve

UN PROBLEMA SEMPRE PIU’ FREQUENTE

L’ADHD, dall’inglese Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (disturbo da deficit di attenzione/iperattività) è uno dei disturbi neuropsichiatrici più frequenti nell’età evolutiva. È caratterizzato da un marcato livello di disattenzione e da una serie di comportamenti che denotano iperattività e impulsività. Si può parlare di iperattivià quando la vivacità, la disattenzione, la mancanza di concentrazione diventano persistenti e hanno conseguenze importanti sulla vita del bambino.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 20 mesi che vuole dormire solo in passeggino

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se i genitori non sanno in che modo gestire una presa di posizione come quella di voler dormire solo nel passeggino, piuttosto che perdere ogni sera la "battaglia" è meglio che acconsentano, nella certezza che il bambino prima o poi capirà che è più comodo il suo letto.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Test combinato (Bi-test): come interpretarlo?

27/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il risultato che si ottiene dal bi-test ha un valore predittivo, cioè una probabilità di essere "vero" del 90%. Infatti, al test combinato sfugge il 10% degli embrioni con la sindrome di Down. Il test del DNA fetale circolante nel plasma materno porta il valore predittivo dello screening dal 90 al 99%,...  »

Fontanella anteriore che si sta per chiudere in una bimba di sei mesi

25/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Carlo Efisio Marras

In genere la fontanella anteriore (bregmatica) si chiude proprio tra i 6 e i 12 mesi di vita, ma può succedere anche prima o dopo senza che questo debba destare preoccupazione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti