Macchioline di sangue scuro in una bimba di 10 anni: è il menarca?
A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria
Pubblicato il 26/06/2024
Aggiornato il 27/05/2025 La comparsa di qualche piccola macchia di sangue non è necessariamente espressione della prima mestruazione, che può manifestarsi dopo mesi dall'apparizione di un leggero spotting.
Una domanda di: Dania
Ho una bambina di 10 anni e mezzo, ha già un po’ di seno e, da circa 5-6 mesi ha un po’ di peluria al pube, niente peluria sotto le ascelle, oggi si è trovata le mutandine macchiate di scuro, cosa può essere? Mi sembra presto, cosa posso fare? Grazie.

Gianni Bona
Gentile signora, in che senso cosa può fare? Il processo che si sta compiendo nella sua ragazzina è del tutto naturale, non si deve intervenire in alcun modo per arrestarlo. Detto questo, tenga presente che tra queste prime macchioline di sangue e la comparsa del menarca (prima mestruazione) potrebbero trascorrere altri mesi, cioè non è detto che le lievi perdite che si sono verificate siano una mestruazione, mentre potrebbero essere un’avvisaglia del ciclo mestruale a venire. Solo quando il sanguinamento diventerà significativo e inizierà a comparire a intervalli più o meno regolari (per esempio ogni 28-30 giorni) saremo sicuri che si tratti di mestruazioni. Ma se anche il menarca si verificasse subito o tra un mese non ci sarebbe alcuna preoccupazione dal punto di vista medico. Probabilmente sua figlia si svilupperà alla stessa età in cui si è sviluppata lei, perché l’epoca del menarca, esattamente come l’età in cui arriva la menopausa, è influenzata dall’ereditarietà. Il mio consiglio è di accogliere con naturalezza e lievità questo passaggio, per non trasmettere a sua figlia il subdolo messaggio che la mestruazione sia una manifestazione anomala e spiacevole o, peggio, una malattia. Ribadisca a questa ragazzina le regole da seguire in relazione all’igiene intima (a partire dalla frequenza con cui deve avvenire la sostituzione dell’assorbente), sempre con un tono leggero, per non metterla in ansia. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
10/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo Una tosse che compare solo con l'inizio della brutta stagione e poi cessa per tutta l'estate non esprime nulla che suggerisca di indagare sulla salute dei polmoni attraverso una radiografia. »
02/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dott.ssa Elena Bozzola La stanchezza nel periodo adolescenziale è una condizione molto diffusa, di cui possono essere responsabili vari fattori concomitanti, tra cui la carenza di un sufficiente numero di ore di sonno notturno. »
02/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dott.ssa Elena Bozzola In genere, il dolore al capezzolo nelle bambine è un sintomo benigno, tuttavia se tende al peggioramento o è associato ad altri sintomi richiede un controllo pediatrico. »
24/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Gianni Bona Se la bambina ha già raggiunto una statura di 150 centimetri non si deve intervenire in alcun modo per bloccare il processo di sviluppo puberale eventualmente già iniziato. »
17/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Stefano Geraci Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano. »
Le domande della settimana
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione. »
03/11/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche... »
27/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese... »
27/10/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale. »
Fai la tua domanda agli specialisti