Scuola a distanza aumenta il rischio di occhio secco

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 12/05/2020 Aggiornato il 12/09/2024

Bastano alcune semplici regole per limitare possibili danni agli occhi, tra cui la malattia dell’occhio secco, cui sono esposti bambini e ragazzi soprattutto in questo periodo in cui stanno connessi anche per studiare

Scuola a distanza aumenta il rischio di occhio secco

Oggi, secondo l’Unesco, oltre 1 miliardo di studenti in tutto il mondo è a casa a causa della chiusura delle scuole determinata dalla pandemia globale Covid-19. Di conseguenza una vasta percentuale di questi alunni segue la scuola a distanza via web. Il tempo di esposizione agli schermi si è quindi moltiplicato in maniera esponenziale. Questa situazione può comportare un aumento del rischio di avere l’occhio secco.

La regola del 20-20-20

Per aiutare gli studenti e i loro genitori, gli esperti internazionali della Società scientifica americana TFOS (Tear Film & Ocular Surface Society) hanno realizzato un breve video per insegnare loro a fare delle pause dalla visione di fronte agli schermi e riposare gli occhi secondo la regola 20-20-20. Ciò significa che ogni 20 minuti di visione da vicino bisogna fissare un punto lontano 20 piedi (poco più di 6 metri) per almeno 20 secondi. Ogni 20 minuti, poi, vanno chiuse le palpebre e vanno strizzate leggermente per 2 secondi facendo quindi un ammiccamento.

Un film lacrimale meno efficiente

Stefano Barabino, responsabile del Centro superficie oculare e occhio secco dell’ospedale Sacco di Milano conferma che l’esposizione prolungata a schermi digitali determina una più rapida evaporazione del film lacrimale, il sottile strato di liquido che riveste la superficie oculare. Il motivo risiede nello scarso o incompleto “ammiccamento”. E la visione di fronte a schermi digitali determina una diminuzione del rateo di ammiccamento del 40%. Sbattere le palpebre serve a mantenere intatto il film lacrimale, un sottile strato di acqua e lipidi (grassi) sulla superficie dell’occhio che fa vedere nitidamente e protegge l’occhio da corpi estranei e sostanze irritanti. Se gli occhi vengono strizzati meno di frequente, la diffusione del film lacrimale sulla superficie dell’occhio viene rallentata, con conseguenze che vanno dall’affaticamento al bruciore, dall’irritazione al dolore. Se lo stimolo persiste a lungo si innesca un’infiammazione che può diventare cronica.

 

IN BREVE
Secondo Amy Gallant Sullivan, Executive Director TFOS, la malattia dell’occhio secco colpisce milioni di persone in tutto il mondo, compresi i giovanissimi.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti