Videogames: sì ma a tempo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/01/2014 Aggiornato il 15/01/2014

Secondo gli esperti i videogames non sono negativi a priori, anzi hanno anche alcuni vantaggi. Devono, però, essere usati per pochi minuti al giorno

Videogames: sì ma a tempo

Non è vero, come pensano in molti, che hanno solo effetti negativi. I videogames possono anche rappresentare uno stimolo positivo per la crescita dei ragazzi. Purché siano utilizzati con saggezza e buon senso. Quindi, senza mai esagerare.

Attenzione ai rischi

Da sempre sono accusati di avere ripercussioni nocive sui bambini, in effetti, i videogames possono causare isolamento, aggressività, scarsa percezione della realtà, problemi di concentrazione, bassa autostima, depressione. In alcuni casi possono dare addirittura dipendenza. Ma solo se usati a sproposito e a lungo. Alcuni recenti studi, infatti, li hanno riabilitati.

Anche effetti positivi

In particolare, l’Associazione americana degli psicologi (Apa) ha realizzato una revisione sugli studi presenti in letteratura riguardanti questo argomento, scoprendo una serie di insospettabili effetti positivi. Dall’analisi è emerso che i videogames migliorano le capacità cognitive: orientamento spaziale, ragionamento, memoria e percezione. Più precisamente, quelli tridimensionali sviluppano il senso dell’orientamento, i videogiochi strategici favoriscono le abilità di ragionamento e il “problem solving”, mentre  quelli violenti promuovono la creatività. Anche i giochi più semplici sono utili. Infatti, innalzano il tono dell’umore. Non solo. A ogni sconfitta, il bimbo diventa più forte: così impara ad affrontare meglio e a superare anche gli ostacoli della vita reale. Infine, i multiplayer games, che permettono a più utenti di giocare insieme, in qualsiasi parte del mondo si trovino, combattono l’isolamento. Infatti, facilitano le interazioni anche fra culture diverse e creano social-communities.

I consigli per i genitori

I videogiochi, quindi, non vanno demonizzati a priori. Infatti, possono anche apportare alcuni benefici. Spetta ai genitori evitare che da alleati si trasformino in nemici. Come? Innanzitutto, mamma e papà devono imporre un limite di tempo: meglio non lasciare che il bambino dedichi ai passatempi digitali (videogame, ma anche pc, tablet, smartphone, tv) più di un paio di ore al giorno. In secondo luogo, è importante scegliere con attenzione i videogames, anche in relazione alla personalità del piccolo. L’ideale, comunque, è evitare i prodotti troppo violenti.  

In breve

ATTENZIONE ALLE RIPERCUSSIONI FISICHE

Se il bambino dedica troppo tempo ai videogiochi non rischia solo a livello psicologico. Oggi sono sempre più diffuse anche le tecnopatologie, ossia i disturbi fisici legati all’uso smodato delle tecnologie: tendiniti da joystick, pollice da smartphone, collo da sms.

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