Videogiochi alleati della riabilitazione dei bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/03/2016 Aggiornato il 14/03/2016

È stato inaugurato a Milano il CareLab, un laboratorio che sfrutta il fascino dei videogiochi, applicandoli alla riabilitazione dei bambini con deficit neuromotori

Videogiochi alleati della riabilitazione dei bambini

La tecnologia al servizio del bambino. I videogiochi non solo si possono usare a scopo ludico, ma anche a sostegno e aiuto alla riabilitazione pediatrica. L’iniziativa prende vita a Milano presso l’Irccs S. Maria Nascente della Fondazione Don Gnocchi, dove è stato inaugurato CareLab, il laboratorio per la riabilitazione assistita al computer. 

Che cos’è il CareLab

Il CareLab è un laboratorio suddiviso in tre parti – spiega Ivana Olivieri, neuropsichiatra, responsabile del progetto -. Una prima parte è già operativa, dove utilizziamo un sistema di realtà virtuale chiamato VRRS Khimeya, le cui potenzialità sono sfruttate nei processi riabilitativi che interessano bimbi affetti da emiparesi congenita. Il tipo di gioco utilizzato è quello concepito per la riabilitazione dell’arto superiore – precisa Olivieri -. L’area più ampia del laboratorio, comunque, è quella che ospita lo strumento più innovativo: la piattaforma Vitamin (Virtual Reality Platform For Motor Cognitive Rehabilitation): un software, pensato per la riabilitazione dei disturbi motori e cognitivi nei bambini, ancora in fase di ottimizzazione”.

Interventi personalizzati

Questi strumenti high tech devono consentire un maggior coinvolgimento dei piccoli pazienti, fornendo un’esperienza ludica che si avvicini alla loro quotidianità, senza trascurare un uso attento e controllato della tecnologia. Importante anche la figura dell’operatore che si trova nella condizione di poter scegliere dei percorsi riabilitativi improntati sulle esigenze del singolo paziente e quindi sempre più personalizzati. L’impiego della tecnologia consente, infatti, di raccogliere dati e misurare in maniera quantitativa l’attività svolta dal paziente.

Tutto il buono dei videogiochi 

“L’idea è quella di sfruttare le potenzialità e gli aspetti positivi dei videogiochi, quali la grafica e l’obiettivo del punteggio, a scopi riabilitativi – spiega ancora Ivana Olivieri -. I videogiochi standard non sono concepiti a scopi riabilitativi. Partendo dall’obiettivo riabilitativo e basandoci sulle indicazioni fornite dall’operatore responsabile della riabilitazione – sottolinea – sviluppiamo videogiochi che siano accattivanti e coinvolgenti da un punto di vista visivo ma, nel contempo che non distolgano completamente dalla realtà il piccolo paziente”.

Presto esteso a nuovi disturbi

I ricercatori che lavorano al progetto hanno in programma di estendere il loro intervento ad altri disturbi motori, come quelli che interessano gli arti inferiori, ai disturbi cognitivi e neuropsicologici,  come i deficit cognitivi lievi e i disturbi dell’attenzione. “A oggi disponiamo di giochi destinati alla riabilitazione prevalentemente di tipo motorio, in particolare per quanto concerne la mobilità degli arti superiori. Nel corso del 2016 – conclude la neuropsichiatra – svilupperemo nuovi videogiochi che ci consentiranno di rispondere a sempre più numerose esigenze riabilitative”.

 

 
 
 

da sapere!

L’iniziativa prende forma da un protocollo riabilitativo sperimentale avviato due anni fa presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’Età evolutiva del Centro Irccs S. Maria Nascente, che aveva evidenziato l’efficacia di un uso controllato delle nuove tecnologie nella riabilitazione pediatrica.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti