Adhd: ecco perché il Covid-19 potrebbe far peggiorare i disturbi

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 13/11/2020 Aggiornato il 13/11/2020

La pandemia da Covid-19 in corso potrebbe peggiorare i disagi provati dai bambini con Adhd e anche rallentare i trattamenti. Con ulteriori problemi per i ragazzi

Adhd: ecco perché il Covid-19 potrebbe far peggiorare i disturbi

Il Covid-19 non è pericoloso solo perché può dar luogo a sintomi e complicanze seri. La pandemia va temuta anche perché impegna moltissime risorse, complicando la cura e la presa in carico delle altre malattie. Anche i bambini e ragazzi con disturbo da deficit di attenzione e iperattività  o Adhd, che già vivono molti disagi a causa della problematica di cui soffrono, potrebbero sperimentare delle difficoltà aggiuntive in questo periodo. A lanciare l’allarme è il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

Coinvolti soprattutto bambini e ragazzi

 Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è molto comune. In genere, viene diagnosticato durante l’infanzia, ma spesso persiste fino all’età adulta. I bambini che ne soffrono possono avere problemi di attenzione, comportamenti impulsivi e un’attivazione comportamentale molto elevata. Spesso, vengono scambiati per bambini distratti, svogliati, che non riescono a prestare attenzione ai dettagli, organizzare un’attività, seguire istruzioni, e/o bambini agitati e logorroici, che fanno fatica a rimanere seduti a lungo, a stare fermi, sono iperattivi, hanno la necessità costante di correre, saltare o arrampicarsi, sono irrequieti. In realtà, tutti questi comportamenti sono legati proprio alla presenza dell’Adhd.

Richiede un trattamento mirato

In molti casi il disturbo da deficit di attenzione/iperattività richiede il ricorso a una combinazione di psicoterapia comportamentale e farmaci. In particolare “per combattere l’iperattività è consigliabile utilizzare la psicoterapia comportamentale. Il supporto fornito sarà psicologico, educativo e sociale. È importante coinvolgere anche i genitori e gli insegnanti” racconta Gianni Lanari, psicoterapeuta, coordinatore del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

Gli effetti della pandemia

La pandemia da Coronavirus potrebbe avere effetti importanti sui bambini con ADHD. In questo momento, infatti, garantire la doppia cura potrebbe non essere sempre facile. E questo potrebbe essere davvero deleterio. “L’impossibilità di accedere al trattamento farmacologico potrebbe aumentare i rischi per la salute correlati al COVID, perché il comportamento correlato all’ADHD potrebbe diventare più disorganizzato, influenzando negativamente la capacità di soddisfare i requisiti per il distanziamento sociale” spiega il dottor Nicola Zingaro, psicologo.

Inoltre, bisogna considerare che le misure necessarie per il contenimento del virus, come il distanziamento sociale, potrebbero aumentare i problemi di natura comportamentale.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” offre un servizio di supporto alle famiglie con casi di Adhd in tutta Italia (e in sette Paesi esteri). I prezzi sono accessibili e gli psicologi lavorano 7 giorni su 7.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti