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Il Covid-19 non è pericoloso solo perché può dar luogo a sintomi e complicanze seri. La pandemia va temuta anche perché impegna moltissime risorse, complicando la cura e la presa in carico delle altre malattie. Anche i bambini e ragazzi con disturbo da deficit di attenzione e iperattività o Adhd, che già vivono molti disagi a causa della problematica di cui soffrono, potrebbero sperimentare delle difficoltà aggiuntive in questo periodo. A lanciare l’allarme è il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
Coinvolti soprattutto bambini e ragazzi
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è molto comune. In genere, viene diagnosticato durante l’infanzia, ma spesso persiste fino all’età adulta. I bambini che ne soffrono possono avere problemi di attenzione, comportamenti impulsivi e un’attivazione comportamentale molto elevata. Spesso, vengono scambiati per bambini distratti, svogliati, che non riescono a prestare attenzione ai dettagli, organizzare un’attività, seguire istruzioni, e/o bambini agitati e logorroici, che fanno fatica a rimanere seduti a lungo, a stare fermi, sono iperattivi, hanno la necessità costante di correre, saltare o arrampicarsi, sono irrequieti. In realtà, tutti questi comportamenti sono legati proprio alla presenza dell’Adhd.
Richiede un trattamento mirato
In molti casi il disturbo da deficit di attenzione/iperattività richiede il ricorso a una combinazione di psicoterapia comportamentale e farmaci. In particolare “per combattere l’iperattività è consigliabile utilizzare la psicoterapia comportamentale. Il supporto fornito sarà psicologico, educativo e sociale. È importante coinvolgere anche i genitori e gli insegnanti” racconta Gianni Lanari, psicoterapeuta, coordinatore del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
Gli effetti della pandemia
La pandemia da Coronavirus potrebbe avere effetti importanti sui bambini con ADHD. In questo momento, infatti, garantire la doppia cura potrebbe non essere sempre facile. E questo potrebbe essere davvero deleterio. “L’impossibilità di accedere al trattamento farmacologico potrebbe aumentare i rischi per la salute correlati al COVID, perché il comportamento correlato all’ADHD potrebbe diventare più disorganizzato, influenzando negativamente la capacità di soddisfare i requisiti per il distanziamento sociale” spiega il dottor Nicola Zingaro, psicologo.
Inoltre, bisogna considerare che le misure necessarie per il contenimento del virus, come il distanziamento sociale, potrebbero aumentare i problemi di natura comportamentale.