Agenesia dentale, un problema non solo estetico

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 09/07/2021 Aggiornato il 09/07/2021

L’agenesia dentale, ossia la mancanza di denti, è un problema che può avere un impatto psicologico molto forte nei bambini. Ma può essere risolta

Agenesia dentale, un problema non solo estetico

Quando si parla di disturbi dei denti nei bambini, si pensa subito alla carie. Ma non si tratta dell’unica problematica comune durante l’infanzia (e l’età adulata). Esiste anche l’agenesia, ossia la mancanza di uno o più elementi dentari. Non si tratta solo di un problema funzionale, ma di un problema molto più ampio perché può avere conseguenze anche sulla fonazione e sull’autostima.

Che cos’è l’agenesia

Per agenesia si intende la mancanza, per cause genetiche, fin dalla nascita di uno o più denti decidui o permanenti. Secondo i dati ufficiali, ne soffre il 5% della popolazione mondiale, soprattutto di genere femminile. Questa anomalia causa conseguenze a tutto tondo: può ostacolare non solo la masticazione, ma anche la fonazione. Il bambino colpito, di conseguenza, può far fatica ad articolare bene le parole e a farsi capire. Inoltre, possono subentrare malocclussione e/o sovraffollamento, con un impatto sull’aspetto estetico anche importante. Fra l’altro, i più colpiti sono gli incisivi che, per la loro posizione, sono quelli che possono influire maggiormente sul sorriso.

Molti bambini vengono derisi

Purtroppo, non di rado bambini e ragazzi finiscono con l’essere presi di mira per questo dai coetanei, venendo derisi. Un problema enorme se si pensa che quello del bullismo è un fenomeno dilagante: secondo dati Istat il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo e, tra le prepotenze più comuni, c’è proprio la derisione per l’aspetto fisico e/o il modo di parlare (6,3%). “In pazienti giovani, questa situazione può portare a complicazioni cliniche che coinvolgono anche lo stato psicologico della persona, tanto che non sono rari i casi di depressione soprattutto se l’impatto visivo del problema è importante, come quando vengono coinvolte le zone anteriori della bocca” conferma il dottor Gaetano Calesini, medico chirurgo specialista in odontoiatria e protesi.

Le soluzioni a disposizione

Fortunatamente le soluzioni non mancano e molte sono mini-invasive. Fra queste anche l’approccio Mtm (management tissutale morfogenico) studiato dal dottor Calesini, una tecnica che consente di risolvere in maniera definitiva le agenesie senza toccare i denti naturali adiacenti allo spazio senza denti grazie al ricorso a un impianto con rigenerazione tissutale. In genere, si effettua l’intervento al termine dello sviluppo delle ossa del cranio (intorno ai 21-23 anni) e, dopo tre-quattro mesi, il protesista realizza la parte visibile del dente. Per prima cosa, però, si interviene con l’ortodonzia in modo da ridistribuire i denti presenti in modo ideale e creare gli spazi giusti in maniera non invasiva.
 

 

Da sapere

SERVE UNA DIAGNOSI PRECOCE

Per curare l’agenesia è fondamentale innanzitutto una diagnosi precoce: è importante rivolgersi al dentista per una visita di controllo intorno ai cinque-sette anni, il quale richiederà una semplice radiografia panoramica dentale di conferma. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimba di 4 mesi e mezzo che non sorride mai: può trattarsi di autismo?

30/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

In effetti a 4 mesi e mezzo di vita i bambini, se tutto va bene, sorridono. Tuttavia per stabilire se la mancanza di questo segnale "sociale" può essere espressione di un disturbo dello spettro autistivo è necessario valutare anche altri comportamenti.   »

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti