Anoressia e bulimia sempre più diffuse tra le adolescenti

Pamela Franzisi A cura di Pamela Franzisi Pubblicato il 26/06/2018 Aggiornato il 01/08/2018

Sono tre milioni le persone colpite in Italia da disturbi alimentari come anoressia e bulimia. La maggior parte sono giovanissimi

Anoressia e bulimia sempre più diffuse tra le adolescenti

Disordini alimentari, anoressia e bulimia sono fenomeni in costante aumento nel mondo occidentale specie tra le donne, anche se un numero importante di maschi ne è sempre più colpito.

Malattie dell’essere

Oggi essere magri e avere un corpo sempre in forma sembra essere un’esigenza primaria, praticamente irrinunciabile, che spinge a non accettare il proprio corpo e a ricercare una forma fisica perfetta. Ma disturbi come anoressia e bulimia non vanno intesi esclusivamente come ricerca estrema di un ideale di bellezza estetica che porta al rifiuto del cibo; alla base c’è sempre una profonda crisi interiore. Si tratta di vere e proprie malattie, anche molto complicate, perché riguardano sia la sfera fisica sia quella psichica. Stando agli ultimi dati dati del ministero della Sanità, in Italia sono più di 3 milioni le persone affette da disturbi dell’alimentazione, di cui il 95,9% donne e il 4,1% uomini.

Adolescenti più colpite

Il periodo più delicato, quando si osserva la maggiore rilevanza dei disturbi alimentari, rimane quello dell’adolescenza. Le ragazze vedono trasformarsi nel loro corpo e nella percezione del mondo circostante; diventano, dunque, più vulnerabili e insicure. Per quanto riguarda la bulimia, ogni anno si registrano 12 nuovi casi ogni 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi tra gli uomini. L’esordio è precoce, anche se non mancano casi in età adulta.  Quanto all’anoressia, è la terza malattia cronica fra i giovani: gli anoressici tra i 15 ed i 24 anni hanno un rischio di mortalità 10 volte maggiore rispetto ai coetanei.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il rischio morte riguarda il 6% di anoressici, il 2% dei bulimici e il 2% dei malati di altri disturbi alimentari.

 

 

 

 

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