Bambini: chi mangia piano non ingrassa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 08/02/2016 Aggiornato il 08/02/2016

La velocità con cui mangiano i nostri bambini incide sul senso della sazietà. Bastano 30 secondi tra un boccone e l’altro per non farli ingrassare

Bambini: chi mangia piano non ingrassa

Chi mangia piano non ingrassa e si sente sazio. Vale per gli adulti, ma soprattutto per i bambini. La conferma arriva da uno studio internazionale di ricercatori della University of California a San Diego pubblicato sulla rivista Pediatric Obesity.

Importante il senso di sazietà

Secondo gli esperti, aspettare 30 secondi tra un boccone e l’altro aiuterebbe i bambini ad avvertire il senso della sazietà e, di conseguenza, a mangiare di meno. Obiettivo più che raggiunto: i bambini possono dimagrire, senza modificare in alcun modo la loro alimentazione.

Con l’aiuto di una clessidra

È stato preso in esame un campione di bambini e ragazzini tra i 6 e i 15 anni per un anno. Metà del gruppo doveva mangiare lentamente, aspettando 30 secondi tra un boccone e il successivo. Per aiutarli in questa piccola impresa e rendere l’esperimento divertente, i ricercatori hanno fornito loro una clessidra che scandiva i trenta secondi stabiliti, da girare a ogni boccone. L’altra metà del campione, invece, doveva semplicemente mangiare seguendo il proprio ritmo, senza clessidra. La dieta dei bambini non veniva assolutamente modificata.

Risultati sorprendenti

A sei mesi e 12 mesi dall’inizio dell’esperimento i risultati erano i seguenti:

  • i “bambini della clessidra” risultavano dimagriti mediamente del 5%;
  • i “bambini del gruppo di controllo”, invece, erano ingrassati, fino a circa il 12% in più dopo 12 mesi.

Al cervello servono 20 minuti

Si tratta del primo esperimento clinico controllato in grado di dimostrare come un semplice intervento come quello di contare 30 secondi tra un boccone e l’altro aiuterebbe a non ingrassare e, perfino, a perdere peso. Perché si inneschi il senso della sazietà al cervello, infatti, bisogna che trascorrano almeno 20 minuti dall’inizio del pasto. Ecco che diventa di fondamentale importanza insegnare ai bambini a masticare con calma tutti i cibi contenuti nel piatto, evitando di “tragugiare”. Mangiare in fretta non solo fa perdere il gusto di ciò che si mangia, ma soprattutto porta, a lungo termine, ad ingrassare. Masticare lentamente, inoltre, facilita la digestione.

 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Gli ormoni che intervengono nella regolazione della sensazione dell’appetito sono la leptina e la grelina.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti