Con il Covid-19 si fa meno sport = merenda dimezzata

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 14/01/2021 Aggiornato il 14/01/2021

La sospensione delle attività sportive imposta dal Covid-19 ha comportato un incremento di peso corporeo dei giovani. Secondo l’Unione Italiana Food e la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione si può “contenere” dimezzando la quantità della merenda

Con il Covid-19 si fa meno sport = merenda dimezzata

L’Unione Italiana Food insieme alla Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA), ha recentemente pubblicato la campagna informativa “Giovani e Sport: quale merenda?” per aiutare a scegliere il giusto spuntino pomeridiano, soprattutto ora che, con la seconda ondata della pandemia, le ore dedicate allo sport sono state ridotte al minimo a causa della chiusura di scuole, palestre e piscine.

Per garantire un corretto apporto nutrizionale, è stato redatto un planning settimanale di 84 abbinamenti di merende dolci e salate che tiene conto dell’attività fisica praticata e dei fabbisogni energetici dei bambini e dei ragazzi dai 4 ai 17 anni suddiviso in quattro fasce d’età (4-6 anni, 6-11 anni, 12-14 anni e 15-17 anni)

La merenda dei bambini

Attraverso queste interviste la Doxa ha “fotografato” la merenda che fanno i bambini e i ragazzi italiani dai 5 ai 13 anni.  I risultati raggiunti sono stati i seguenti:

·      il 99% dei bambini e dei ragazzi italiani che praticano sport fa merenda, alternando più spesso la salata, come pane e prosciutto o formaggio, pizzette o cracker, a quella dolce a base di frutta, merendine, biscotti, yogurt;

·      6 giovani su 10, di età compresa tra i 5 e i 13 anni, fanno sport (circa 3 milioni di ragazzi).

·      L’Italia centrale è risultata la più sportiva (77%) tra il nord (60%) ed il sud (50%). Al sud e nelle isole 1 giovane su 2 non fa sport, in linea con l’altro dato che rileva che è l’area geografica italiana che registra il tasso più alto di obesità infantile.

Il calendario della  merenda

Si può facilmente consultare sul sito www.merendineitaliane.it e, attraverso la compilazione di un semplice questionario da parte dei genitori o degli stessi ragazzi, sarà possibile scoprire quale merenda è più idonea allo sport praticato e alla propria età. Secondo la dottoressa Silvia Migliaccio, segretario nazionale della SISA: “L’alimentazione del giovane sportivo deve garantire l’apporto di carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali e acqua in quantità adeguate al fine di ottimizzare la prestazione, ma anche per garantire un equilibrio tra macro e micro nutrienti per perseguire al meglio le varie fasi della crescita”.

“Abilitate” anche le merendine confezionate

Tra i diversi abbinamenti settimanali proposti a rotazione di chi fa sport e di chi non lo fa, ci sono anche le merendine industriali, poiché oggi le industrie alimentari, rispetto al passato, garantiscono una ripartizione dei nutrienti simile a quella consigliata dalle più accreditate linee guida alimentari.

Sì, quindi, alle merendine, ma con una frequenza di consumo moderato di 1-2 volte alla settimana, per garantire il “concetto di dieta molto varia”, da sempre propagandato dai pediatri e nutrizionisti, che sostengono quanto sia proprio la “diversità” a ridurre il rischio di patologie, mentre a far male alla salute, sarebbe proprio il consumo eccessivo.

Esempi di merende consigliate in base allo sport e all’età

·      Bambino di 5-7 anni – partita di calcio di 1 ora: merendina a base di pan di spagna e tè;

·      ragazzo 11-13 anni – allenamento di basket di 1,5 ore: frullato di frutta e biscotti.

 

 
 
 

Da sapere!

Per adeguare il minor dispendio energetico conseguente alla sedentarietà impostaci dalla pandemia, è necessaria una rimodulazione dell’alimentazione.  Gli esperti suggeriscono di dimezzare la quantità delle merende per contenere l’apporto calorico giornaliero proponendo, ad esempio, un frutto o una spremuta o una merendina confezionata (controllando in etichetta le calorie), o un piccolo panino (30 g) con affettato (20 g), o ancora una fetta biscottata con un cucchiaino di marmellata o di cioccolata spalmabile.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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