Emergenza obesità infantile, una vera malattia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/08/2015 Aggiornato il 25/08/2015

L’obesità non va sottovalutata perché è una malattia, a sua volta fattore di rischio per molte altre, come il diabete, ipertensione e complicanze respiratorie

Emergenza obesità infantile, una vera malattia

È allarme obesità, una vera e propria patologia, a sua volta fattore di rischio per molte altre, come il diabete, la pressione alta e malattia cardiovascolari. Ecco perché è necessario tenere sotto controllo il peso. Lo hanno ribadito gli esperti a Expo 2015, l’esposizione mondiale dedicata appunto al cibo.

Un problema diffuso tra i giovanissimi

“L’obesità è un problema sempre più diffuso”, conferma la dottoressa Donatella Ballardini, medico specialista in Scienze dell’alimentazione presso il centro Dca Gruber Bologna. “I dati a livello mondiale sono allarmanti. In Italia nel 2014, secondo un’indagine condotta dal ministero della Salute su bambini intorno ai 9 anni di età, il 9,8% risulta obeso e il 20% in sovrappeso. Quindi, oltre il 30% popolazione in quella fascia di età ha un problema di peso ponderale importante, ma molte mamme hanno difficoltà a percepire il reale problema del proprio figlio”.

Cinque consigli di prevenzione

L’obesità va prevenuta, concordano i medici che sul tema si confrontano quotidianamente. Ma come? Esistono regole semplici ed efficaci per la prevenzione. “Non sottovalutare anche piccole discrepanze nel rapporto peso-altezza. L’obesità va prevenuta perché – ha chiarito la dottoressa Ballardini – una volta che si è instaurata, è dura da curare”.

  1. Il bambino non deve mangiare come e più di un adulto, ma le sue porzioni devono essere calibrate all’età.
  2. Rispettare la regola del “5”: vale a dire cinque pasti al giorno, cinque porzioni di frutta e verdura e cinque colori di vegetali.
  3. Preferire solo cibi salutari.
  4. Non sollecitare il bambino a mangiare in fretta, invitarlo a fare piccole pause durante il pasto, non imporre di finire tutto e stimolarlo, invece, a riconoscere lo stimolo della sazietà e abituarlo a mangiare lentamente con forchetta e cucchiaio mai troppo carichi.
  5. Porre attenzione costante al peso del bambino e alle sue abitudini alimentari, soprattutto qualora gli stessi genitori soffrano di obesità o sovrappeso. 

 

Attenzione anche ai risvolti psicologici

Secondo i dati EpiCentro (il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica) a livello psicologico, l’obesità può stravolgere completamente la vita di una persona: chi è obeso spesso viene isolato e sottoposto a stigmatizzazione sociale che rende difficile qualunque tipo di socialità. In particolare, i bambini in sovrappeso tendono a sviluppare un rapporto difficile con il proprio corpo e con i propri coetanei, con conseguente isolamento che spesso si traduce in ulteriori abitudini sedentarie.

 

 

 

 
 
 

In breve

SBAGLIATO SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA

È ormai certo che l’obesità, già nel bambino e nell’adolescente, determina una serie di problemi di salute e psicologici che, se non diagnosticati e trattati, possono portare a malattie anche gravi nelle età successive.

 

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