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I giovani italiani non sono dei grandissimi consumatori di frutta e verdura. Alcuni però sono più virtuosi di altri. Fra i meno salutisti da questo punto di vista ci sono i giovani laziali. Lo rivelano i dati presentati in occasione della tappa romana della campagna “Non fare autogol”, promossa da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione Aiom, per spiegare agli adolescenti le mosse fondamentali per prevenire malattie e disturbi.
Abitudini che peggiorano con la crescita
Stando ai dati aggiornati, le cose peggiorano all’aumentare dell’età. A 11 anni, infatti, la percentuale di ragazzini laziali che mangia regolarmente frutta e verdura è simile a quella media nazionale: 65% contro 69%. Negli anni successivi, invece, le due percentuali si allontanano sempre di più. A 15 anni i consumatori di vegetali del Lazio si fermano al 50%, mentre nel resto d’Italia arrivano al 60%.
Due alimenti fondamentali
Secondo gli esperti, sono numeri da non sottovalutare. Infatti, frutta e verdura sono due alimenti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo e svolgono una serie di azioni benefiche, anche nei confronti delle malattie. Basti pensare che il 30% di tutti i tumori è direttamente collegato a una dieta sbilanciata.
Educare a uno stile di vita sano
Alla luce di tutto questo, diventa fondamentale educare i ragazzi a uno stile di vita sano, che preveda innanzitutto una dieta equilibrata. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti. Il 40% dei decessi per tumore è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili” ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma.