Ftalati nei contenitori dei fast food pericolosi per la salute

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/06/2016 Aggiornato il 21/06/2016

Possono entrare in contatto con l’organismo e provocare conseguenze. Ecco perché gli ftalati rappresentano un rischio

Ftalati nei contenitori dei fast food pericolosi per la salute

Sapevamo già che il cibo dei fast food non è il più salutare; adesso un recente studio americano, condotto su circa 9.000 persone, ha rivelato anche la presenza di ftalati nei contenitori di plastica utilizzati in questo tipo di locali. Lo studio, realizzato dalla George Washington University, ha dimostrato anche che, in coloro che hanno consumato cibo dai fast food, i livelli di ftalati si sono rivelati più elevati del 40%. I risultati sono stati ottenuti mediante un questionario sul consumo di cibo nelle 24 ore precedenti al prelievo di un campione di urina da testare.

Sostanze pericolose

Gli ftalati sono usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti per migliorarne la flessibilità e modellabilità e possono entrare in contatto con l’organismo di chiunque mangi o beva alimenti contenuti in contenitori di plastica.

Studiati da anni

La larga diffusione nell’uso degli ftalati, avvenuta negli ultimi 40 anni, ha portato a studiare in modo approfondito gli effetti sulla salute. Diversi studi scientifici suggeriscono che possono influire negativamente. Uno studio dello scorso anno ha collegato l’uso di agenti chimici di questo tipo nei cosmetici a un innalzamento della pressione sanguigna negli adolescenti. Sperimentazioni sugli animali da laboratorio hanno mostrato che i tipici effetti critici riguardano la tossicità epatica, testicolare e riproduttiva. Alcune fonti di esposizione possono essere rintracciate nei processi di lavorazione della carne e nell’imballaggio delle diverse fasi di produzione.

I limiti europei e italiani

In Italia l’utilizzo degli ftalati non è consentito in dosi superiori allo 0,1% né nei giocattoli, né nei prodotti destinati all’infanzia, per timore che i bambini possano ingerirli. Una direttiva della  Commissione europea (30 marzo 2007), relativa ai materiali e agli oggetti di materia plastica destinati a diventare confezioni alimentari, ha stabilito i limiti in cui alcuni ftalati possono essere utilizzati.

 

 

 

 
 
 

In breve

ALTERANO L’EQUILIBRIO ORMONALE

Alcuni studi hanno messo in luce come, nei bambini, queste sostanze avrebbero gli stessi effetti degli ormoni estrogeni, arrivando a provocare addirittura disturbi nello sviluppo dei genitali e nella maturazione dei testicoli.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti