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L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso in Italia e rappresenta oggi una vera emergenza sanitaria. Infatti, i bambini sovrappeso oppure obesi potrebbero diventare adulti a rischio di infarto, diabete, ipertensione arteriosa, malattie acute e croniche.
Queste condizioni sono connesse a disabilità, peggioramento della qualità di vita e quindi, nel tempo, gravano anche sui servizi sanitari. “Per questo è importante tenere sotto controllo i bambini con obesità e sovrappeso, che potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche da adulti”, spiega il dottor Danilo Fintini, dell’Unità Operativa di Endocrinologia e Diabetologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. “Affrontare il problema precocemente permette di prevenire complicanze e di favorire una crescita sana”.
Le cause dell’obesità infantile
Le cause che portano all’aumento dei casi di sovrappeso e obesità infantile sono molteplici e tipiche dello stile di vita di oggi. I fattori esterni influiscono notevolmente sulla comparsa di questo problema contribuendo alla costruzione di quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “ambiente obesogeno”.
Alimentazione scorretta
Oggi i giovanissimi si alimentano in modo sbagliato, assumendo una quantità di calorie che poi non riescono a smaltire perché si muovono troppo poco. Bambini e ragazzi consumano alimenti ultraprocessati, di tipo industriale, ricchi di grassi saturi, zuccheri semplici e sostanze chimiche.
Questi hanno un sapore accattivante, consistenze croccanti o morbide quindi molto gradevoli, ma con un elevato carico calorico. Ai bambini vengono proposte inoltre quantità eccessive di cibo, spesso troppo abbondanti in relazione all’età. Infine, manca una cultura alimentare adeguata, che trasmetta il concetto di qualità degli alimenti e buone abitudini come consumare regolarmente ortaggi, verdure e frutta, alimenti sani come pesce, cereali integrali, olio d’oliva.
Vita sedentaria
I bambini oggi vivono in ambienti “antropizzati”, cioè molto costruiti, dove la vita si svolge prevalentemente in ambienti chiusi (scuola, casa) e ci si muove poco a piedi, utilizzando quasi sempre l’auto o i mezzi pubblici.
Al posto del gioco libero, viene spesso e volentieri proposto l’uso di smartphone e tablet come forma di intrattenimento, in età sempre più precoce e senza un adeguato controllo. I piccoli quindi trascorrono immobili diverse ore al giorno, dopo aver trascorso già molto tempo seduti, a scuola.
Predisposizione genetica
Oggi è sempre più chiaro che l’obesità ha una predisposizione genetica spesso su base familiare. Questa tendenza, inserita in un “ambiente obesogeno”, può portare ad un aumento di peso anche in tenera età. In una piccola percentuale di casi, esiste una vera e propria alterazione genetica che favorisce l’accumulo di peso in eccesso anche quando si segue una alimentazione abbastanza regolare.
Quali rischi si corrono
Anche nei casi meno seri, l’eccesso di peso può provocare complicanze metaboliche già in età pediatrica, compromettendo la qualità di vita e aumentando il rischio di sviluppare:
- malattie cardiovascolari come infarto e ictus
- diabete di tipo 2
- ipertensione arteriosa
- steatosi epatica, ossia accumuli di grasso nel fegato
- aumento di trigliceridi e colesterolo nel sangue.
Queste condizioni sono spesso legate tra di loro e associate a insulino-resistenza, una condizione in cui l’organismo non risponde all’insulina, l’ormone del pancreas che controlla i livelli di zucchero nel sangue. È una situazione che predispone al diabete.
I dati in Italia
In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Okkio alla Salute, un bambino su tre è obeso o in sovrappeso. Attualmente, il nostro Paese è al 2° posto in Europa per numero di bambini e bambine sovrappeso e obesi nella fascia di età 7/9 anni (che rappresentano il 37% del totale ) e al 3° posto insieme a Malta per quanto riguarda l’obesità infantile, con il 17% di minori nella fascia 7/9 anni.
Nei bambini e negli adolescenti, la valutazione del sovrappeso è più complessa rispetto a quanto accade negli adulti, perché il rapporto tra peso, altezza e massa grassa cambia con l’età e tra i due sessi.
Per questo, si utilizzano le curve dei centili: un Indice di Massa Corporea superiore all’85° centile indica sovrappeso, mentre oltre il 97° centile si parla di obesità. Il pediatra effettua regolarmente queste misurazioni e può rilevare problemi di sovrappeso e di obesità.
L’obesità infantile è un problema che riguarda tutto il pianeta. Secondo un’analisi pubblicata su The Lancet condotta dalla NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero totale di bambini, adolescenti e adulti in tutto il mondo che convivono con l’obesità ha superato il miliardo di casi. L’analisi dei dati globali stima che, tra i bambini e gli adolescenti del mondo, il tasso di obesità nel 2022 è stato quattro volte superiore a quello del 1990.
Come affrontare l’obesità infantile
“Per contrastare il fenomeno del sovrappeso e dell’obesità infantile, è necessario affrontare il problema il più precocemente possibile”, raccomanda il dottor Fintini. “Non servono diete, ma stimoli a cambiare lo stile alimentare e di vita in generale. Importante, quando un bambino deve cambiare regime alimentare, lo deve fare tutta la famiglia”.
- Migliorare le abitudini dell’ambiente familiare: è necessario partire dall’alimentazione dei primi anni di vita con latte materno esclusivo per i primi sei mesi. In seguito si deve seguire una dieta sana e bilanciata con un apporto limitato di proteine, alternando quelle di origine animale a quelle vegetali. Devono essere presenti cereali e un’ampia offerta di ortaggi e frutta di stagione, che saziano con un contenuti calorico ridotto e sono ricchi di vitamine e minerali.
- Evitare di offrire cibi e bevande zuccherate: non dissetano realmente, abituano il bambino al gusto del dolce e lo rendono dipendente da questo sapore. I piccoli devono abituarsi a dissetarsi solo con acqua fin dai primi anni di vita.
- Mai saltare la prima colazione: sempre secondo l’Osservatorio Okkio alla salute, un bambino su dieci al mattino non mangia nulla, quindi ha più fame negli altri momenti della giornata e tende a mangiare di più. Il primo pasto della giornata è fondamentale ed è opportuno organizzarsi per avere il tempo di fare colazione con calma.
- Mangiare solo ai 5 pasti della giornata (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena), senza altri fuoripasto. I pediatri suggeriscono di seguire i pasti possibilmente in famiglia creando un clima sereno a tavola senza l’interferenza della televisione.
- Praticare attività fisica regolare: il moto è importante quanto la nutrizione. I bambini e gli adolescenti dovrebbero dedicare almeno 30-60 minuti al giorno al movimento libero. Inoltre dovrebbero ridurre la sedentarietà a meno di tre ore al giorno e svolgere attività sportiva almeno due volte a settimana. Lo sport strutturato è importante, ma prima di questo la vita quotidiana deve comprendere occasioni di movimento associato ai vari impegni dei ragazzi. Fare le scale a piedi, andare a scuola non in auto ma camminando, approfittare dei fine settimana per passeggiare nei parchi cittadini oppure per giri in bicicletta con tutta la famiglia sono interventi facili da mettere in atto ma essenziali.
Le visite regolari dal pediatra sono essenziali per monitorare la crescita del bambino e per capire quali interventi mettere in atto per controllare anche problemi come sovrappeso e obesità.
In breve
L’obesità infantile è un serio problema in Italia ed è dovuta a sedentarietà e alimentazione ricca di calorie inutili. Muoversi un po’ tutti i giorni, non assumere bevande zuccherati e cibi ultraprocessati, preferire un’alimentazione ricca di frutta e ortaggi sono i fondamenti per combatterla.
Fonti / Bibliografia
- https://scuoladipediatria.it/site/assets/files/1477/biosketch_fintini_danilo.pdf?2qr7e0
- Obesità - Ospedale Pediatrico Bambino GesùIl sovrappeso è un problema che riguarda ancora troppi bambini. Scopriamo insieme l'importanza di un'alimentazione equilibrata, la responsabilità dello stile di vita, i rischi di una cattiva educazione al cibo
- Obesità: il rapporto 2022 dell’OMS Europa
- Sorveglianza OKkio alla SALUTE -EpiCentro - Istituto Superiore di SanitàOKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni).