Obesità infantile: colpa di abitudini famigliari sbagliate

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/02/2013 Aggiornato il 28/02/2013

Anche se le ultime ricerche dicono che l’obesità infantile in Italia sia in calo, siamo ancora ai primi posti in Europa. E per prevenirla e curarla occorre agire sulla famiglia e non solo sul bambino

Obesità infantile: colpa di abitudini famigliari sbagliate

Non bisogna abbassare la guardia. Gli ultimissimi dati appena presentati al ministero della Salute sembrano incoraggianti, perché segnano una lieve diminuzione dell’obesità infantile, ma la situazione resta preoccupante. E serve sempre partire da una corretta educazione alimentare famigliare.

Bimbi che mangiano male e si muovono poco

Secondo la ricerca svolta dal Sistema di Sorveglianza “OKkio alla SALUTE”, promosso dal Ministero della Salute e da CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), il 32,3% dei bambini di terza elementare ha problemi di peso in eccesso. Rimane un valore altissimo, anche se rispetto a quattro anni fa è sceso del 2,9%. La rilevazione ha riguardato 46.492 bambini delle classi terze delle scuole primarie. Obesità infantile e sovrappeso colpiscono addirittura più del 40% dei bambini in Abruzzo, Molise, Campania , Puglia e Basilicata. Le cause? Tante abitudini sbagliate. Il 9% dei bambini non fa la prima colazione, il 67% fa una merenda di metà mattina troppo calorica, il 43% beve abitualmente bevande gassate e zuccherate e secondo il 21% dei genitori i bambini non consumano abitualmente frutta e verdura. Non solo. In più, prevalgono i comportamenti sedentari, altro fattore che non aiuta a tenere sotto controllo l’obesità infantile. Se nel 2008 il 25% dei bambini faceva sport solo per un’ora alla settimana o anche meno, ora per fortuna la percentuale è scesa al 16%. Purtroppo, però, il 42% dei bambini ha la tv in camera e il 36% guarda la tv o gioca con i videogiochi per più di due ore al giorno. Solo il 25% dei bambini poi si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

E i genitori non danno un buon esempio

Per combattere obesità e sovrappeso è necessario spingere anche la famiglia a una buona alimentazione. In una ricerca eseguita nel Lazio dall’ospedale Bambino Gesù di Roma, focalizzata su bambini dai 3 ai 6 anni, si è visto che l’85,2% delle mamme non consumi mai cibi non graditi e il 79% rifiuti cibi nuovi. Naturalmente questo si traduce anche nei figli, per cui il 68% non propone mai cibi non graditi ai figli e il 75% non pensa a cibi nuovi da dare ai bambini. Per questo, come ha detto Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità operativa di dietologia clinica dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, è necessario “sensibilizzare le famiglie a una corretta alimentazione fin dai primi anni di vita, dall’allattamento materno al corretto svezzamento e alla riduzione della selettività”.

In breve

SÌ ALLA PRIMA COLAZIONE

Una buona abitudine è quella di fare sempre la prima colazione. Si è visto infatti che i bambini che la saltano sono proprio quelli più a rischio di sovrappeso e obesità.

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