Obesità: scoperto un nuovo gene implicato nella malattia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/05/2014 Aggiornato il 14/05/2014

Un recente studio condotto in laboratorio ha scoperto un nuovo gene che potrebbe avere un ruolo importante nella comparsa dell’obesità. Ecco quale

Obesità: scoperto un nuovo gene implicato nella malattia

L’obesità è una malattia multifattoriale, causata cioè da più cause che interagiscono fra loro. Di base c’è sicuramente una predisposizione genetica, che rende alcune persone più suscettibili di altre all’obesità. Al momento sono conosciuti solo alcuni dei possibili geni implicati. Nuove informazioni potrebbero arrivare da un recente studio condotto su un gruppo di topi da un team di ricercatori americani, dell’University of Chicago, pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

Lo studio in laboratorio

La ricerca è stata realizzata in laboratorio, su un gruppo di topolini. Gli autori hanno modificato geneticamente metà degli animali, in modo che fossero privi del gene IRX3. Quindi, hanno seguito tutti i topi, per alcune settimane, monitorandone il peso. Lo scopo era capire se le modificazioni genetiche influissero sul rischio di obesità.

Metabolismo più attivo

Dall’analisi dei risultati, è emerso che nei topi privati del gene IRX3 si è registrata una riduzione del 25-30% del peso corporeo. Non solo: questi animali, rispetto agli altri, erano soggetti a una perdita della massa grassa bianca e a un aumento del tasso metabolico. La massa grassa bianca costituisce la maggior parte del tessuto adiposo dell’organismo adulto. Il metabolismo, invece, è l’insieme delle reazioni necessarie per trasformare il cibo introdotto in energia.

Il nesso c’è

Gli studiosi hanno concluso che il gene IRX3 svolge un ruolo importante nello sviluppo dell’obesità. Più precisamente, interviene nella regolazione del metabolismo e della spesa energetica. Ovviamente serviranno nuovi studi per confermare questa scoperta e per capire se gli stessi risultati valgono anche sugli esseri umani. 

In breve

LE NUOVE SCOPERTE

Le nuove tecniche di genome wide association, che consentono di mettere a confronto il patrimonio genetico dei soggetti obesi con quello dei soggetti sani, hanno permesso di identificare una trentina di assetti genetici associati al sovrappeso e all’obesità.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti