Per aiutare i ragazzi a scuola sì agli oli di semi e d’oliva

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 04/11/2020 Aggiornato il 04/11/2020

Gli oli e i carboidrati servono al cervello per lavorare meglio. Ecco qualche consiglio per proporli ai ragazzi e sostenerli così con lo studio e la scuola in un momento così difficile

Per aiutare i ragazzi a scuola sì agli oli di semi e d’oliva

Bambini e ragazzi sono chiamati a raccogliere le forze e a rendere al massimo a scuola tra verifiche, interrogazioni e compiti. Il tutto con lo spettro della pandemia sullo sfondo, che non fa altro che succhiare energie. Per questo, è fondamentale che i genitori forniscano ai propri figli gli alleati giusti. A cominciare dagli “oli buoni”, amici del cervello e delle prestazioni mentali.

Il cervello ha bisogno di carburante

Anche il cervello, come il resto dell’organismo, ha bisogno di carburante. Basti pensare che, da solo, usa ben il 20% dell’ossigeno introdotto con la respirazione, bruciando parecchie calorie. Del resto, è chiamato a fare un grande lavoro. Quello di bambini e ragazzi è particolarmente impegnato in questo momento. Necessita, dunque, di molto rifornimento. “L’organismo destina in primis al cervello tutte le risorse, anche sottraendole ad altri organi. Se poi consideriamo che nel cervello non si accumulano scorte per soddisfare i suoi bisogni di energia e nutrienti, ecco che diventa fondamentale non solo alimentarlo bene, ma anche con continuità” conferma il dottor Giorgio Donegani, tecnologo alimentare, esperto di nutrizione e di educazione alimentare.

Servono carboidrati e grassi

Il nutrimento migliore per il cervello è rappresentato dai carboidrati, come pane, pasta, riso, cereali, patate e legumi . Tuttavia, nei periodi più impegnativi, serve anche un giusto apporto di grassi, che vengono trasformati in acidi grassi polinsaturi essenziali, sostanze da cui il cervello riesce a trarre un supplemento di energia. In particolare, sono utilissimi l’acido linoleico e alfalinoleico, contenuti in molti semi e soprattutto negli oli di semi e di oliva: infatti, il cervello li utilizza per la costruzione delle membrane cellulari. “Se scarseggiano, il cervello ricorre ad altri grassi, che rendono però le membrane meno elastiche con conseguenze negative sulla loro funzionalità” chiarisce Donegani.

Qualche consiglio

Per aumentare la concentrazione e l’impegno dei ragazzi a scuola, dunque, mamma e papà devono imparare a mettere in tavola gli oli di semi. Ecco un paio di consigli dell’Oleificio Zucchi per utilizzarli al meglio.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Offrire ai ragazzi oli di semi e di oliva significa aiutarli a sviluppare una maggiore capacità di concentrazione  e di attenzione e, dunque, migliorare la loro resa a scuola.

 

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