Più a rischio di ansia e depressione i bambini schizzinosi a tavola

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/09/2015 Aggiornato il 11/09/2015

Il bimbo è schizzinoso nei confronti del cibo? Attenzione genitori, questo atteggiamento potrebbe essere il primo indizio che il piccolo sta sviluppando problemi emotivi che richiedono l’intervento di uno specialista

Più a rischio di ansia e depressione i bambini schizzinosi a tavola

I bimbi che solitamente mangiano solo un certo tipo di cibo sarebbero molto più sensibili rispetto agli altri e potrebbero per questo avere in futuro problemi emotivi. A sostenerlo è uno studio della Duke University  Hospital di Durham, negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista “Pediatrics”.

Sotto esame le abitudini alimentari dei piccoli

I ricercatori hanno effettuato un’indagine su tutto il campione per valutare le abitudini alimentari e gli eventuali problemi di salute mentale. È emerso che il 14 – 20% dei bimbi analizzati risultavano essere estremamente sensibili a gusti alimentari, profumi e consistenze dei cibi così tanto da “allarmare” i genitori ad andare dal proprio pediatra per esporre questo problema.

Quando iniziare a preoccuparsi

Ma non sempre bisogna allarmarsi! Solo nei seguenti due casi i piccoli sono assai più a rischio (due volte di più secondo lo studio) di sviluppare problemi emotivi come depressione, ansia e deficit di attenzione:

– se sono estremamente selettivi con il cibo (3% del campione analizzato);

– se mangiano solo una ristretta gamma di alimenti (18%).

In questi casi, secondo i ricercatori, all’origine di questi atteggiamenti potrebbero esserci esperienze negative con alcuni alimenti, con conseguente sviluppo di ansia nel momento in cui i piccoli si sentono costretti a mangiarli di nuovo o a provare nuovi cibi.

Verdure innanzitutto

La forma più comune di difficoltà a tavola tra i bambini riguarda le verdure.  Ma la dottoressa Nancy Zucker, specialista di disturbi alimentari, autrice principale e professoressa presso la Duke University, tranquillizza, affermando che si tratta di una “antipatia normale che crescendo sparisce”. Nancy Zuker ha poi continuato a “rassicurare” i genitori, spesso preoccupati per le persistenti rinunce dei propri figli verso alcuni cibi, affermando che forme moderate di rifiuto di alimenti sono meno preoccupanti. Per evitarle, comunque, la professoressa suggerisce a mamma e papà di provare a introdurre i nuovi cibi in momenti “diversi” della giornata, anziché all’orario prestabilito classico dei pasti principali (pranzo e cena).

 

 

 
 
 

da sapere!

 L’alimentazione dei bambini deve essere equilibrata e completa, secondo le indicazioni della piramide alimentare, per garantire al loro organismo in crescita tutti i principi nutritivi necessari.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Andamento lento delle beta-hCG, ma il cuoricino batte …

10/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino, non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico.   »

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti