Pranzo a scuola? Sì ma fatto in casa (e bene)

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/11/2016 Aggiornato il 04/11/2016

Portare il pranzo a scuola da casa è da poco possibile in alcuni istituti. Può essere una buona abitudine a patto che sia bilanciato e che contenga i nutrienti essenziali per una crescita armoniosa

Pranzo a scuola? Sì ma fatto in casa (e bene)

Negli ultimi mesi si parla tanto di portare il pranzo a scuola da casa, per svariati motivi, non ultimi economici o legati all’insoddisfazione dei genitori nei confronti della mensa scolastica. Secondo l’endocrinologa e diabetologa Serena Missori può essere anche una sana abitudine,  ma è importante che questo pasto sia ben bilanciato e adeguatamente ricco di nutrienti.  Ecco le raccomandazioni per i genitori.

I consigli dell’esperta

Un buon pranzo è tale se:

  • è facile da digerire;
  • non è ingombrante;
  • consente di mangiare in modo rilassato con i compagni di classe;
  • non contiene alimenti deperibili come salse e maionese;
  • non prevede cibi confezionati ricchi di sale e glutammato che potrebbe indurre nervosismo e mal di testa con un calo di attenzione dopo il pasto;
  • è pratico: prevede piatti unici sistemati in un unico contenitore.

Attenzione al contenitore

Proprio in riferimento all’ultimo punto è importante, sottolinea la dottoressa Missori, evitare per il pranzo a scuola contenitori che chiudono male, difficili da gestire, e che non garantiscono una conservazione corretta del cibo. Sono ideali i contenitori di plastica privi di Bpa (bisfenolo A, che è un disturbatore endocrino) e in vetro infrangibile che è senza Bpa e ftalati (dannosi per il corpo), posate di legno o d’acciaio.

Quando la mensa è meglio

Nella scelta del pasto da portare a scuola, tuttavia, bisogna sempre tenere presenta che i nostri bambini sono ad alto rischio obesità. Tra un panino portato da casa con un salume e la zuppa di legumi servita alla mensa scolastica è sicuramente meglio prediligere la seconda, anche se molti bambini mangiano più volentieri pane e salame!

Attenzione agli snack

Andrebbero comunque sempre evitati:

  • gli snack ricchi di zuccheri e grassi saturi che determinano sbalzi glicemici e insulinemici con ripetuti cali dell’attenzione;
  • patatine fritte ricche di acrilammide, sostanza cancerogena;
  • salatini e succhi di frutta. I succhi di frutta, anche se riportano in etichetta la dicitura senza zucchero aggiunto, sono ricchi di fruttosio, zucchero della frutta che viene metabolizzato solo dal fegato, affaticandolo e contribuendo all’instaurarsi  dell’insulino-resistenza che favorisce l’obesità.
 
 
 

da sapere!

Spezza-fame sani sono un frutto intero, ricco di fibre che fanno assorbire lentamente il fruttosio, oppure 20-30 grammi di frutta secca come mandorle, nocciole, noci e pistacchi.

 

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