Argomenti trattati
Il latte vaccino può essere somministrato ai bambini a partire dal compimento del primo anno di età. Questa indicazione dipende soprattutto dal contenuto di proteine eccessivo per un bimbo piccolo, circa il triplo rispetto a quelle contenute nel latte materno. Questo, unito ad alcune caratteristiche nutrizionali non adatte per un neonato, potrebbe portare i bimbi che consumano precocemente il latte vaccino a sviluppare sovrappeso, obesità e carenze specifiche.
Dopo i 12 mesi di età si può cominciare a dare latte vaccino ai bambini, ma senza esagerare: ecco i consigli del Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia e responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale).
Come regolarsi
Dare un bicchiere di latte per colazione o a merenda può sembrare una buona idea, ma pediatri ed esperti concordano che sia meglio rimandare l’uso del latte vaccino come bevanda al compimento del primo anno di età; si può al massimo utilizzare in piccole quantità come aggiunta a preparazioni alimentari come ad esempio il purè.
Le ragioni di questa indicazione sono diverse:
- il latte vaccino è molto ricco di proteine e può causare uno squilibrio nella crescita del bimbo, non essendo calibrato per le sue esigenze nutrizionali
- il latte di mucca contiene molti minerali (soprattutto il sodio), che potrebbero sovraccaricare i reni dei piccoli, a fronte di un minore contenuto di lattosio e vitamine e di un apporto di ferro non adatto allo sviluppo dei bambini e difficile da assimilare
- il latte vaccino potrebbe causare delle microemorragie gastrointestinali non visibili ad occhio nudo, che potrebbero aumentare il rischio di anemia.
Tutti questi fattori potrebbero essere responsabili di sovrappeso, obesità e carenze specifiche durante l’infanzia. Nemmeno la diluizione con acqua (prima del compimento dell’anno di età) lo rende un alimento adatto perché è vero che abbassa la concentrazione di proteine e di sali minerali, ma al tempo stesso lo impoverisce ulteriormente di vitamine e nutrienti.
Che tipo di latte scegliere secondo il pediatra
Ci sono diverse tipologie di latte, con caratteristiche differenti. Qual è il miglior latte vaccino per i neonati?
“Il latte vaccino può essere somministrato intero, non scremato né diluito, dall’anno di vita in poi – spiega il dottor Leo Venturelli – Se la somministrazione giornaliera supera i 400-500 ml conviene optare per i latti di crescita, che hanno un minore apporto di proteine e contengono più ferro; rappresentano così un alimento più consono alle esigenze nutrizionali del lattante. Il latte vaccino, inoltre, deve essere quello fresco e non quello a lunga conservazione”.
Cosa dice l’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Ministero della Salute e molti esperti di nutrizione in età pediatrica raccomandano l’allattamento al seno esclusivo almeno per i primi 6 mesi di vita, se non ci sono problemi; dopo questo periodo si può poi proseguire introducendo gradualmente altri alimenti.
Il consiglio per le mamme in grado di allattare al seno è di continuare almeno fino ai 6 mesi del piccolo per passare poi ai cosiddetti “latti di proseguimento”. Se, per tutta una serie di motivi, il piccolo non può essere allattato al seno, la comunità scientifica concorda nell’indicare come sostituto il latte formulato per prevenire eventuali errori nutrizionali sia in termini di eccessi sia in termini di carenze, aspettando sempre il compimento dell’anno prima di proporre il latte vaccino.
Le dosi consigliate dopo i 12 mesi
Dopo il compimento dell’anno di età si può cominciare a dare ai bambini latte vaccino, ma senza esagerare e tenendo conto, ad esempio, che le esigenze nutrizionali di un bimbo di 14 mesi non differiscono molto da quelle di un bimbo di 11. Le indicazioni del Ministero della Salute consigliano di non superare i 200-400 ml di latte al giorno; se le richieste del bimbo sono più alte alcuni pediatri consigliano di diluirlo con un po’ di acqua oppure di sostituirlo con un latte di crescita.
In copertina foto di Sasha Kim da Pexels
In breve
Prima dei 12 mesi il latte vaccino potrebbe causare squilibri nutrizionali nei bambini: anche dopo l’anno d’età è comunque meglio non esagerare con le dosi.