Zucchero ai bambini: niente fino ai due anni

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/07/2019 Aggiornato il 17/07/2019

Le raccomandazioni delle Linee guida Usa sul consumo di zucchero nei bambini: non più di 25 grammi al giorno tra i 2 e gli 8 anni. E consumi moderati anche dopo

Zucchero ai bambini: niente fino ai due anni

I bambini statunitensi e non solo (gli italiani infatti non sono da meno) consumano troppi zuccheri: circa il triplo di quanto raccomandato da pediatri e nutrizionisti. Occorre tagliare drasticamente i consumi per arginare il dilagare di patologie metaboliche e non solo! Lo ricorda l’American Heart Association nelle sue Linee guida sulle quantità di zucchero indicate per i bambini: niente zucchero prima dei due anni e un ammontare complessivo di zuccheri pari a non più di sei cucchiaini da tè (25 grammi) al giorno tra i due e gli otto anni. Un piccolo strappo alla regola può essere costituito da non più di una bibita gassata alla settimana, rigorosamente in lattina piccola. Attualmente, sottolineano gli esperti che hanno pubblicato le Linee guida sulla rivista Circulation, un bambino statunitense consuma in media il triplo delle quantità raccomandate.

Attenzione agli zuccheri aggiunti

Nel calcolo complessivo dello zucchero consumato quotidianamente non si deve solamente considerare lo zucchero che viene aggiunto a bevande come latte e tè; a questo – che pure rappresenta una parte cospicua degli zuccheri giornalieri – si devono aggiungere tutte le altre forme in cui lo zucchero entra nell’organismo: basta pensare agli zuccheri contenuti in alimenti pronti al consumo come merendine, biscotti, dolci e succhi di frutta, ma anche in piatti come hamburger e patatine industriali.

Prevenire è meglio che curare

Regolare il consumo di zucchero fin da piccoli, spiegano gli esperti, è fondamentale per prevenire il dilagare di patologie come obesità, diabete, pressione e colesterolo alto che vedono in una dieta troppo ricca di zuccheri aggiunti uno dei principali fattori di rischio.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Chi introduce giornalmente dal 17 al 21% delle calorie dagli zuccheri aggiunti corre un rischio maggiore del 38% di morire per problemi cardiovascolari.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti