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Praticare attività fisica è importante per mantenere fin dai primi anni di vita un buono stato di salute generale. Esistono, però, necessariamente dei fattori importanti e di cui tenere conto quando si sceglie uno sport: l’età rientra certamente fra i più significativi e condiziona la scelta, soprattutto quando si parla di bambini. Ecco come e quali sport scegliere per i bambini.
Sport e bambini, le raccomandazioni dell’Oms
Come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, praticare almeno un’ora al giorno attività fisica contribuisce al corretto sviluppo psicofisico dei bambini. Per risultati ottimali, le direttive dell’Oms consigliano un’attività svolta con un livello di intensità da moderato a intenso, meglio se arrivando ad alternare attività aerobica e sessioni di rinforzo muscolare e delle ossa.
Avviare a buone abitudini fin da piccoli aiuterà ad avere adulti più consapevoli e in salute. Per questo motivo, risulta fondamentale limitare i momenti di sedentarietà, trascorsi davanti a monitor e fare movimento con costanza. Facendo, in pratica, divenire lo sport come un’abitudine imprescindibile in ogni fase della vita, magari servendosi anche di escamotage per rendere l’attività più divertente e piacevole.
Sport come gioco e abitudine di vita
Il modo migliore per avviare i bambini allo sport risiede proprio nella capacità di rendere i momenti di allenamento un’attività conviviale e piacevole e non come un obbligo. Scegliere, per esempio, di trascorrere un fine settimana nella natura in sella alla bici, andare a scuola a piedi o recarsi regolarmente al parco agevola il processo.
Da qui, quando lo sport è praticato da piccoli, è importante valutare con attenzione per quale attività optare, anche seguendo il consiglio del pediatra, ma sempre senza dimenticare di coinvolgere i bambini nella scelta. Ovviamente, in prima battuta, è normale che spetti ai genitori compiere una prima scrematura, dettata principalmente da età, attitudini e gusti palesati dai piccoli, anche in merito a sport individuali o di squadra.
Compiere una selezione coerente, tenendo conto di questi fattori, risulta fondamentale anche per allontanare il pericolo che lo sport non adatto porti il bambino a sentirsi frustrato e a rifiutare di praticarlo, vivendolo male e non riuscendo a esprimersi al meglio delle loro possibilità.
A ogni età il proprio sport
Tralasciando variabili troppo soggettive, riprendendo i consigli redatti dagli esperti della Fondazione Veronesi, esistono sport preferibili in base all’età del piccolo. Fino ai tre anni di vita, il nuoto è l’attività migliore, per prendere dimestichezza con l’acqua e sviluppare praticamente ogni muscolo, migliorando le capacità di equilibrio e movimento. Medesimo discorso per sport come corsa e bicicletta, senza mai dimenticarsi dell’importanza dei momenti di gioco.
Dai 5 ai 6 anni è possibile avviare i bambini a sport maggiormente complessi, ma che permettono comunque uno sviluppo simmetrico del fisico, come arti marziali, ginnastica, ma anche sci, basket e pattinaggio. Dai sette anni in su, vanno benissimo anche pallavolo, tennis o scherma. Infine, sarebbe preferibile non inserire sport di contatto, come il calcio, fino agli otto anni di vita.
Sport sì, ma in sicurezza
In ogni caso, è importante tenere a mente come, dal punto di vista muscolare e scheletrico, i bambini siano ancora in fase di sviluppo e, quindi, maggiormente vulnerabili. Per scongiurare ogni tipo di problema è fondamentale modulare al meglio i carichi di lavoro, insegnando anche ai bambini a non superare i limiti fisici.
Per questi motivi, oltre a un consulto medico preventivo, è importante poi affidarsi a società e insegnanti altamente qualificati e formati. Perché, qualsiasi sia lo sport, non si può prescindere dalla sicurezza dei piccoli.
In sintesi
Quale sport proporre ai bambini insicuri?
Lo sport può rivelarsi importante per permettere a bambini introversi o poco sicuri. Lo sport che garantisce maggiori risultati è il karate, che permette di creare un grande spirito di gruppo. Ma si prestano molto bene anche tennis e nuoto.
Sport prima dei tre anni?
Prima dei tre anni di vita, la musica e il gioco si rivelano senza dubbio le migliori valvole di sfogo per i bambini, che ballando, correndo e divertendosi. Al tempo stesso, attività con genitori (o nonni) svolte sotto la supervisione di un insegnante qualificato, come lo yoga, aiutano a sviluppare sensi e motricità.
Fonti / Bibliografia
- World Health Organization (WHO)The United Nations agency working to promote health, keep the world safe and serve the vulnerable.
- Attività fisica - Una risorsa indispensabile per la salute | Fondazione Umberto VeronesiFare movimento può salvarci la vita. Studi recenti dicono che una regolare attività fisica potrebbe, da sola, abbattere la mortalità e